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7.0/10
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Quello che oggi mi appresto a recensire, è una storia di cui ho visto solo la prima stagione anime. Rimasto particolarmente compiaciuto, ho chiesto ad un mio amico di prestarmi l'intera opera e, dopo circa un mesetto di lettura, posso finalmente esporre le mie impressioni su "Beastars", opera pubblicata su Shuukan Shounen Champion tra il 2016 e il 2020.

La trama si può, in soldoni, esporre così: in un mondo popolato unicamente da animali, Legoshi, lupo grigio per natura carnivoro, vive in modo molto negativo il suo essere, finché, dopo aver conosciuto una coniglietta, Haru, inizia a innamorarsi di lei. Ovviamente, la coppia vivrà una serie di disavventure, in quanto Erbivori e Carnivori, all'interno del racconto, solo di recente hanno avuto una convivenza (neanche troppo) pacifica. Gli equilibri vengono sconvolti con la misteriosa morte di un alpaca, studente dell'Istituto scolastico da loro frequentato e loro compagno di scuola.

Parto esprimendo gli aspetti positivi di quest'opera: i personaggi. Il modo in cui ogni animale si muove all'interno della storia raccontando il proprio vissuto, la propria vita e i propri traumi è pressoché insuperabile e su questo non si discute proprio: c'è una profondità psicologica non indifferente all'interno di "Beastars" che sicuramente non passa affatto inosservata. Paru Itagaki, autrice dell'opera, ha fatto un ottimo lavoro. Legoshi, personaggio che a prima vista potrebbe sembrare contraddittorio, ha, in realtà i suoi buoni motivi per sentirsi in difetto col mondo. Stessa cosa può dirsi per Louis, un cervo rosso con cui inizialmente il lupo si troverà a scontrarsi, ma con cui poi diventerà grande amico, che ha sulle spalle un passato per nulla invidiabile e di cui cercherà piano piano di sbarazzarsi. L'idea di rappresentare i personaggi come animali è geniale perché non si ha un riferimento ad una persona specifica: tutti possiamo ritrovarci in dei momenti di debolezza e, purtroppo, molto spesso ci viene difficile superarli. Alla fine, il tutto si riduce al semplice fatto che sono le relazioni sociali a salvarci, è il nostro rapporto con il prossimo che ci forma e ci rende quelli che siamo. "Nessuno si salva da solo".

Plauso va naturalmente anche alle tematiche che, seppur "nascoste", sono piuttosto evidenti e ben delineate, prima tra tutti la questione del razzismo: gli Erbivori hanno paura dei Carnivori perché temono che potrebbero sbranarli da un momento all'altro e, perciò, li tengono a distanza e non si fidano di loro. Di nuovo, qui è importante evidenziare il fatto che, al di là della loro natura, dietro quegli animali si nascondono sentimenti e che è tutto un preconcetto costruito dalla società. Il fatto che i Carnivori si nutrano di carne, non significa che siano a prescindere degli esseri cattivi. Lo stesso Legoshi è un Carnivoro, eppure vuole reprimere se stesso. Fa bene? Fa male? Ai posteri l'ardua sentenza, io non posso dirvi troppo perché altrimenti vi rovinerei la storia. Sotto questo punto di vista, mi verrebbe da definire "Beastars" un'opera pedagogica a pieno titolo, un racconto che, agli occhi dei più ingenui (bambini e ragazzi) può trasformarsi in un'occasione per educarsi al rispetto verso il prossimo e al rifuggire ogni pregiudizio nei confronti di coloro con cui entriamo in contatto.

Ora, purtroppo, mi tocca passare agli aspetti negativi, perché devo anche giustificare il motivo del come mai quest'opera non si sia beccato un 10 pieno nonostante questi elogi. Beh, molto semplicemente, il problema sono i personaggi. Esatto, questo tema è croce e delizia dell'intera opera. Se da una parte vediamo un'analisi dettagliata dei pensieri di ognuno, dall'altra, forse per dare un'impostazione alla narrazione il più corale possibile, è andato ogni tanto perdendosi il fulcro della trama. Compaiono molto spesso personaggi che sembra ricopriranno ruoli importanti ma che poi, in realtà, sono lì solo per fare numero e allungare il brodo. Mi vengono in mente Sagwan e Seven (che incontrerete molto avanti nella storia) che oltre a fornire supporto a Legoshi, non avranno assolutamente nessun compito particolare. Degli stessi Yafya e Gosha (ben più centrali rispetto ai due precendenti) viene raccontato il passato ma, sinceramente, del primo non mi è rimasto quasi niente, sono sincero. Occasione sprecata anche con Gohin che, dopo un po', viene praticamente accantonato e dimenticato in un angolino. Mano a mano che si va avanti, si ha quella terribile impressione di star leggendo un'opera differente o magari addirittura un sequel. Questo evento si nota soprattutto nella terza "saga" (in realtà, l'autrice ha inserito nei volumetti una riflessione su questo termine affermando che non dividerebbe "Beastars" in archi narrativi ma io l'ho fatto perché così vi può aiutare più facilmente ad avere una visione di insieme) in cui tutto quello che è stato fino ad allora, viene accantonato e si inizia con qualcosa che non ha quasi niente a che fare con i volumetti precedenti.

Attenzione: questa parte contiene spoiler!

Altro punto a sfavore, riguarda da una parte il modo in cui gli ultimi volumi sono stati "rushati", e dall'altra la gestione del rapporto tra Haru e Legoshi. Quanto agli ultimi volumi, a dire il vero, rileggendoli, ci sono tanti avvenimenti, però, non so, non ho avuto lo stesso interesse verso la storia che, invece, mi ha tenuto incollato alle pagine nei primi 12 volumi circa. Ho avuto a un certo punto l'impressione che l'autrice volesse concludere tutto e mandare in soffitta tutti i personaggi il prima possibile. Sarà stata una sensazione, probabilmente rileggendola potrei cambiare idea ma sono qui per parlarvi delle mie impressioni a caldo. In caso, aggiornerò la recensione. Quanto al rapporto tra Legoshi e Haru, con l'avanzare della trama ho trovato veramente sbagliato il modo in cui la storia tra i due innamorati è proceduta. Haru (giustamente) chiedeva più attenzioni e Legoshi ogni volta rispondeva con "devo diventare più forte e non posso dirti niente", fino ad arrivare a momenti davvero patetici che, se ci penso ancora, mi fanno venire l'orticaria. Un vero peccato, perché ho fatto il tifo per loro due (e per Legoshi in primis) sin dal primo capitolo della storia ma, piano piano, ho iniziato ad odiare i loro momenti romantici. Dispiace davvero tanto per tutto ciò che ho dovuto leggere.

Fine parte contenente spoiler

Se siete arrivati fino a qui sani e salvi, la recensione è finita. Complimenti! Spero di non avervi annoiati. Voglio solo aggiungere che consiglio questo bellissimo, ma a tratti barcollante, "Beastars" a coloro che sono alla ricerca di un'opera originale che tratta a sua volta in modo originale dei temi attualissimi. È tutto.