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"Pandora Hearts" è sicuramente un'opera impegnativa che riesce ad unire ottimi personaggi, una trama ben costruita (anche se a volte può essere difficile seguire il tutto) e una profondità di emozioni che raramente ho trovato in altre opere.
Uno degli aspetti più positivi su cui si può appoggiare quest'opera sono senza dubbio i personaggi, sempre ben caratterizzati sia che siano i protagonisti sia che siano personaggi principali, ognuno con il proprio carattere e i proprio scopi in base ai quali agiranno, scontrandosi senza problemi con gli altri.
La cosa che più mi ha impressionato è stato il numero di personaggi di cui l'autrice è riuscita a far affezionare, oltre ad Oz e Alice che possiamo dire siano i protagonisti (termine però adatto a tanti altri personaggi per lo spazio e la caratterizzazione avuta), è impossibile rimanere indifferenti a personaggi come Break, Oscar, Reim, Echo o Elliot, personaggi che chi più chi meno troverete nel corso della storia e in grado di lasciare un ricordo anche se magari compaiono saltuariamente in diversi archi o sono presenti solo per alcuni volumi.
Le emozioni che riescono a far provare durante la loro avventura fa si che in qualche modo nonostante i personaggi siano tanti, non capiterà mai di confondersi ma di sapere sempre di chi si sta parlando e perchè sta agendo in quel modo, e un altro aiuto in questo viene dal disegno, sempre chiaro e in grado di trasmettere quello che i personaggi provano, anche se devo ammettere che l'ho trovato piacevole, mai confusionario (anche nei momenti più caotici) ma lo stile grafico dell'autrice non è propriamente il mio preferito.

Capitolo a parte va dedicata alla storia, parto subito con il dire che si presenta sin da subito "ingarbugliata" e con la giusta tensione, durante i 24 volumi di cose ne accadranno davvero tante e i vari eventi saranno tutti collegati tra loro portando la storia sempre più avanti, troverete ad aspettarvi tante ottime trovate e colpi di scena in grado di tenervi incollati alla lettura, lettura che come detto prima non può essere superficiale, ma proprio per l'alto numero di eventi e le tante connessioni tra loro dovrà essere fatta sempre a cervello sempre acceso, questo perchè è un attimo perdersi e dover ricapitolare un attimo il perchè di determinate scelte o provare a capire dove l'autrice voglia arrivare.
Ad un inizio "con il botto" ed una parte finale molto ben riuscite, ho trovato la parte centrale quella un pò più debole e confusionaria, dove ho dovuto più volte fermarmi per capire bene cosa stava succedendo, e in alcuni passaggi ho avuto la sensazione che si stesse allungato un pò il brodo, cosa che stava portando la lettura ad essere più pesante, prima però di riprendersi egregiamente e portare ad un giusto compimento tutti i vari fili narrativi.
Voglio dedicare uno spazio apposito poi all'ultimo capitolo, se nella battaglia finale c'erano state alcune cose che mi avevano convinto il giusto, con l'ultimo capitolo l'autrice riesce a sistemare tutto e a lasciare emozioni forti, personalmente trovo sia stato uno dei capitoli finali più belli che abbia letto, ed è un plus non da poco perchè sono molte le opere che si sono perse proprio sulla conclusione o che è facile lascino un senso di insoddisfazione dopo aver finito, in "Pandora Hearts" questo non è minimamente accaduto.