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Titolo tratto da un famoso videogioco che però non conosco (quindi non ho potuto cogliere le citazioni del gioco che contiene l'anime), è stato un piacevole viaggio di scoperta: questa espressione è adatta, perché il focus della narrazione per buona parte della storia mette in secondo piano lo scontro tra biomacchine e androidi dell'umanità, e si concentra su una esplorazione della Terra ormai abbandonata dall'umanità e colonizzata dalle suddette macchine.

In questo lungo viaggio compiuto dai due protagonisti, la fredda 2B e il socievole 9S, la narrazione riesce nel piccolo miracolo di saper intrattenere in maniera costante, rinunciando all'azione e puntando tutto sul fattore meraviglia, che nasce dalla curiosità e dalla sorpresa di scoprire un mondo che ha un'origine aliena, eppure si esprime con modalità così umane, persino tenere. L'umanità delle biomacchine risalta ancora di più, se messa a confronto con la freddezza e la serietà quasi estreme del mondo umano, anche se una scoperta nel corso della storia ci spinge a chiederci cosa è davvero rimasto dell'umanità in questo futuro distrutto.
Proprio la rappresentazione oscura dell'umanità ufficiale si collega anche agli elementi dell'intreccio che scorrono paralleli alla parte esplorativa: la storia è in fondo semplice e anche lineare, preoccupandosi giusto di inserire ogni tanto elementi che fanno intendere come dietro le quinte ci siano molte cose losche, verità occultate. Si tratta di materiale potenzialmente intrigante di cui comunque viene solo suggerita l'esistenza.
Riguardo invece le scene di combattimento tra gli androidi e i loro nemici, che a parte l'inizio solo nel finale giustificano la loro fama di pericolosità, sono momenti spesso brevi ma realizzati con buona perizia. Il combattimento più spettacolare è comunque quello del primo episodio tra 2B e una intera fabbrica-automa, mentre il duello finale si lascia vedere, ma il mostro che appare in questa occasione mi ricorda troppo un pokémon. Avvincente poi che alcuni scontri siano mostrati tramite le lenti di generi diversi, come il war movie (quando sono coinvolti i resistenti che abitano sulla Terra), il genere horror (specie nella parte finale) e quello onirico (quando 9S si connette con biomacchine che paiono impazzite), dimostrando a volte anche una buona creatività visiva.
Sui personaggi non c'è proprio un grande approfondimento e non creano una grande empatia, forse perché la loro funzione è più quella di giustificare la parte esplorativa: nel caso di 2B ci viene giusto fatto capire che non è fredda come appare, 9S fa sempre il simpaticone (e forse prova qualcosa per 2B), i membri della resistenza umana seguono solo la linea del 'È uno sporco lavoro, ma dobbiamo farlo', mentre i due gemelli Adamo ed Eve appaiono interessanti (di grande effetto il momento della loro nascita), ma poi il loro potenziale narrativo viene speso troppo rapidamente nella parte conclusiva (con annessi 'spiegoni' che rallentano un po' il ritmo), e infine ridotto al solito ruolo del cattivo che vuole distruggere tutto. Forse sono proprio le biomacchine i personaggi che sanno coinvolgere di più, perché suscitano curiosità e anche simpatia.

Le animazioni sono di buon livello, come pure i design dei personaggi, anche se la CG è troppo evidente soprattutto nei primi episodi, mentre le musiche sono orecchiabili e nient'altro.

"Nier:Automata Ver1.1a" è dunque un prodotto capace di affascinare, che non manca di buone idee narrative e visive, anche se appare un po' povero come trama e contenuti. Forse questi aspetti saranno veramente sviluppati in una eventuale seconda serie.