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Intrigato dal soggetto, ho visto questo titolo, ritrovandomi un po' spiazzato, perché si tratta di una serie composta da due anime molto diverse tra loro e non ben bilanciate, più una terza che per poco non si può definire appena abbozzata.

La prima componente è quella più prettamente fantasy, intenta soprattutto a illustrare con piglio quasi documentaristico le caratteristiche del mondo fantastico in cui si muovono i personaggi, e bisogna ammettere che ci sono dei momenti capaci di suscitare un buon senso di meraviglia (come la sequenza delle scope volanti). Questa parte, però, proprio a causa del piglio quasi documentaristico, si dimostra in molti altri casi priva di azione, e quindi fortemente a rischio noia, capace a volte di apparire persino irreale per la sua lentezza (nelle ultime puntate vediamo i protagonisti recarsi verso la battaglia finale con una andatura quasi da passeggiata naturalistica). Persino la pericolosità dell'istituto dovuta ai suoi misteri e alla troppa libertà lasciata agli studenti è davvero presente, ma come un fattore secondario.

Il secondo elemento riguarda i personaggi, e bisogna distinguere tra i buoni e i cattivi: per i primi abbiamo una introspezione molto leggera e dei caratteri non proprio originali, e il tutto li rende non antipatici ma nemmeno simpatici (però la dolce Katie è a forte rischio dolciastro); invece con i secondi abbiamo un abbastanza coraggioso tentativo di andare oltre lo stereotipo, perché, se all'inizio appaiono come i classici cattivi bidimensionali, in seguito si scopre il loro passato, e grazie a una introspezione semplice ma efficace si empatizza con loro.

Proprio questo porta al terzo elemento, riguardante il protagonista Oliver, che inizialmente appare come il classico ragazzo buono e perfettino, e invece ha uno sviluppo piuttosto sorprendente, che lo rende un personaggio davvero intrigante. Però, come accennato, questa parte non viene trattata poi molto, ci viene giusto fatto vedere che c'è, in attesa di svilupparla in una eventuale seconda stagione.

Passando all'azione, abbiamo una serie di scontri che svolgono il proprio compito in maniera onesta: da un lato purtroppo non hanno saputo sfruttare appieno l'idea di unire magia e scherma, tuttavia riescono a non annoiare.
Le musiche non mi sono sembrate nulla di particolare, mentre animazioni e chara design sono godibili, senza mai essere eccezionali.

Insomma, è un titolo che amalgama elementi diversi, l'unione non è sempre felice, così come non sempre sono buone le idee, comunque in generale è tutto godibile.