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8.0/10
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Demon slayer.
La trama e' molto semplice e lineare. Il nostro protagonista e' Tanjiro, un carbonaio che vive in montagna con la sua famiglia composta da sua madre ed i suoi fratelli e sorelle minori. Tanjiro dopo essere tornato dalla citta', scopre che la sua famiglia e' stata sterminata da un demone, tutti tranne sua sorella Nezuko che e' diventata un demone a sua volta. Tanjiro verra' a conoscenza che nel mondo esistono i demoni ed una squadra di umani che si occupa di sterminarli a difesa dell'umanita'. Da qui partira' il viaggio del nostro protagonista per far ritornare umana sua sorella e vendicare la sua famiglia. Altro punto positivo per la trama sono le elissi abbastanza presenti, ovvero questi lunghi lassi di tempo accorciati notevolmente in poche pagine, usati principalmente per gli spostamenti, allenamenti e guarigioni.
L'opere si presenta come un genere per ragazzi, quindi anche se cerca di affrontare dei temi maturi non riesce mai a convincere del tutto. In quanto tali temi affrontati riguarderanno spesso traumi o eventi della vita dei protagonisti ed antagonisti. Difatti quasi tutti i demoni maggiori che verranno affrontati mostreranno, spesso con flashback molto veloci, le loro motivazioni che li hanno spinti a diventare demoni mangiatori di uomini, ad esempio, il lutto, l'odio, la poverta', ecc. Ripeto che tali tematiche verranno comunque trattate molto superficialmente ed in un modo si crudele, ma mai cruento, mi spiego meglio, le immagini delle tavole, anche se potremmo capirne la tristezza degli eventi, anche se violenti, non saranno quasi mai di una violenza visivamente disturbante. Inoltre credo debba essere specificato che spesso alcuni tipi di eventi raccontati debbano essere guardati e considerati con una mentalita' nipponica.
I personaggi probabilmente sono il punto di forza di questo manga. Sono tanti, variegati e quasi tutti con un ottimo background ben descritto, anche se comunque, a parer mio, nessuno di loro sara' memorabile piu' di tanti altri personaggi di altre opere. Personalmente tutti avranno un'ottima caratterizzazione, tanto che in alcuni casi ci verra' la voglia di tifare per alcuni protagonisti, principali e secondari, e ci portera' a provare tristezza per alcuni antagonisti. L'autore non si e' inventato niente nella realizzazione, eppure ottiene il risultato voluto, offrendo una buona diversita' sia dal punto di vista caratteriale che dal punto di vista della qualita' e particolarita' dei combattimenti.
Se per quanto riguarda i personaggi l'opera tocca il suo punto piu' alto, quello piu' basso spetta sicuramente al lato artistico che proprio non mi convince ed anzi spesso mi ha dato un senso di approssimativo ed antiquato. Infatti per quasi tutta la lettura ho avuto l'impressione di leggere un'opera molto vecchia, oserei dire quasi degli anni 70/80. Ed e' un vero peccato perche' secondo me, alcune buone intuizioni l'autore le ha avute ma non e' riuscito a trasmetterle nel modo giusto. Ed attenzione non parlo degli innumerevoli sketch comici dove i disegni sono piu' grossolani, ma mi riferisco a delle vere e proprie tavole che sembrano abbozzate, o a combattimenti che sono davvero poco chiari.
Altro grandissimo punto a sfavore e' stata la pessima realizzazione dei combattimenti, ovvero l'utilizzo delle respirazioni, tecniche usate dagli spadaccini della squadra ammazza demoni. Originariamente, quando vidi queste respirazioni, suscitarono subito il mio interesse, ma purtroppo la piacevole novita' e' andata sciamando sempre di piu' pian piano che la storia proseguiva. Cerchero' di spiegarlo al mio meglio, Tanjiro usa la respirazione dell'acqua che ha 11 kata, ovvero forme di tecniche usate a scopo difensivo od offensivo. Il peccato e' che a parte pochissimi di questi kata, il resto sono solo fendenti simili l'un l'altro, per esempio, graficamente la "scia" dei fendenti e' caratterizzata dall'elemento del kata usato, ma sostanzialmente la maggioranza dei kata non hanno nulla di differente fra di loro, e difatti spesso mi e' sembrato che i colpi fossero normali fendenti intitolati con un nome tanto per dare un senso di unico all'azione, ma che sinceramente, con o senza la respirazione non avrebbe cambiato piu' di tanto la scena.
Questo discorso credo possa valere per il 70% dei combattimenti, che non credo sia poco. A compensare fortunatamente ci sono le kekkijutsu dei demoni, ovvero le loro abilita' di combattimento, che saranno varie, gradevoli e spesso innovative per la maggior parte dell'opera.
Ovviamente l'opera presenta anche tanti pregi, il migliore a mio parere sono state le gag comiche che, anche se come gia' detto avevano uno stile antiquato, sono riuscite a farmi sorridere e ridere di gusto piu' volte, davvero eccellenti.
In conclusione demon slayer e' un manga che nonostante il successo mondiale, non ha tante pretese, ha un inizio, una trama molto lineare senza dispersioni inutili o fan service, ed una fine che anche se lievemente scontata non sara' priva di colpi di scena intriganti. I personaggi sono caratterizzati molto bene e secondo me si potrebbe applicare il concetto che "o si amano o si odiano", per esempio io ho amato Inosuke ed ho odiato Zenitsu (o Zen'itsu) che sono gli accompagnatori del nostro protagonista. I disegni non sono belli, li reputerei appena sufficienti, se si riesce a passare sopra a questo credo che l'opera salga molto di gradimento. Insomma, per me demon slayer e' un buon manga, sicuramente un'ottima lettura, ma non lo reputo e non lo considererei mai al pari di altre opere piu' imponenti. Non puo' mancare nella collezione degli appassionati, e probabilmente potrebbe essere una buona lettura per chi si approccia al mondo dei manga od anche ai nostalgici che cercano qualche prodotto vecchio stile molto gradevole.. Credo di non esagerare e di non gettare fango su quest'opera quando dico che se non fosse stato per la serie animata animata molto bene, probabilmente questo manga non avrebbe avuto il successo che ha.