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Sosuke è un bambino di 5 anni, un giorno giocando in riva al mare vede un buffo pesciolino che è rimasto intrappolato in un barattolo di vetro. Aiutandosi con un sasso rompe il vasetto e libera il pesce, ma nel farlo si taglia lievemente ad un dito. Il bimbo corre a casa temendo che la creaturina sia morta. Mentre cambia l'acqua del secchiello in cui lo ha trasportato, il pesce si riprende e gli lecca la ferita che sparisce all'istante. Sosuke è contentissimo che sia vivo inizia a giocarci e lo chiama Ponyo e i due diventano immediatamente amici inseparabili. Ma nel destino è scritto che dovrà dividersene e oscuri presagi aleggiano già sulla loro amicizia. Sosuke va all'asilo ed è costretto a lasciare Ponyo nascosto fuori in un cespuglio nel suo secchiello...

Sulla storia non dirò altro perchè vederla dipanarsi sotto i vostri occhi è un piacere di cui non voglio privarvi.

Oltre ad un connubio audio visivo di prima categoria:che sfoggia una colonna sonora in musica classica, con brani che esaltano la situazione tra cui due dei quali richiamano la cavalcata delle valchirie e il tema de "lo squalo".
Oltre all'animazione classica dello studio Ghibli ci sono scene a dir poco brulicanti per numero di creature coinvolte ma senza neanche l'ombra di computer grafica, dai colori caldi e vivi ma mai accecanti. Oltre a tutto questo siamo di fronte a un Anime con un cuore.

I bambini sono ben caratterizzati e le emozioni che provano traspaiono limpide sullo schermo, cosi come il modo vivace e spontaneo sia nei gesti quotidiani che nel giocare o nell'esprimere affetto, meraviglia, gioia, paura, tristezza,curiosità; sono rappresentatati talmente, bene da renderli veramente vivi. E lo stesso vale per come Sosuke si rapporta con gli anziani trattati con premuroso rispetto ma non distacco, anche se una in particolare è un po' scontrosa... in fondo si sa che sono tutti un po bambini.

Miyazaki non perde occasione per esaltare il tema probabilmente a lui più caro: il rispetto della natura. Ogni qualvolta che mostra il mare umano ne sottolinea l'inquinamento, i fondali vengono scorticati senza pietà da reti di pesca a strascico e sono zeppi di immondizia, quando Sosuke si trova su uno scoglio a ridosso di dove passa una strada per auto, non mancano lattine e cartacce, e a rendere la scena, volutamente più angusta ci sono dozzine di piccoli crostacei simili a trilobiti che scappano via sciamando. Al contrario ogni ripresa che contiene aree verdi è gradevole e luminosa, e anche se nel contesto non dovrebbe esserlo, vedere le terre rimaste sommerse, da un senso di completamento alla scena nonché di magica e naturale bellezza.

La natura viene dipinta sempre da amica e mai ostile. Il messaggio veicolato è di comunione e rispetto, ne sono un esempio le imbarcazioni di soccorso dei volontari che sono rigorosamente a remi. Il doppiaggio italiano è ottimo sia per recitazione che per scelta delle voci e l'anime non sembra essere stato neanche adattato, i vecchietti chiameranno il bimbo usando il suffisso "chan" e tutti i nomi sono rimasti originali. Ma dato che è una storia ambientata in Giappone questo non ne appesantisce affatto la visione. Vedendolo, se come me, siete fan di Miyazaki, troverete somiglianze con molti dei suoi lavori: il tunnel della Città Incantata, le creature magiche del Castello Errante di Howl l'animazione plastica di Conan e anche scene di guida degne del Castello di Cagliostro

Un altro capolavoro del maestro reso degnamente anche nei nostri cinema, una storia magica e affascinante che vi farà anche ridere, che sa parlare direttamente a tutti i bambini e anche a chi ne conserva ancora il cuore.