Recensione
Lo squalificato (Junji Ito)
9.0/10
“Lo Squalificato” è un’opera composta da tre volumi pubblicati da Star Comics e rappresenta l’adattamento manga del famoso romanzo di Osamu Dazai, uno dei testi più importanti della letteratura giapponese.
La trama segue Yozo Oba, un protagonista complesso, fragile e tormentato. È un personaggio che vive in costante conflitto con se stesso e con il mondo che lo circonda, e tutto questo viene raccontato con un ritmo che rimane sempre forte e coinvolgente. La storia è intensa , piena di momenti che ti trascinano avanti senza riuscire a staccarti. Si capisce chiaramente che l’impianto narrativo arriva da un romanzo: la struttura è più profonda e più ricca di sfumature rispetto alle classiche storie brevi di Ito.
Le tematiche trattate sono pesanti e molto umane: identità, solitudine, autodistruzione, senso di inadeguatezza, rapporti difficili e una costante ricerca di un posto nel mondo. Yozo Oba è un protagonista che ti rimane impresso proprio per quanto riesce a trasmettere, e l’adattamento manga rende queste sensazioni in modo diretto, senza perdere nulla della forza del romanzo.
I disegni sono uno dei punti più alti dell’opera. Junji Ito qui raggiunge un livello davvero impressionante: le tavole sono sublimi, curate in ogni minimo particolare, e le espressioni dei personaggi sono di una potenza incredibile. Si vede una maturità artistica superiore rispetto ai suoi lavori precedenti. Ci sono molti dettagli che colpiscono e una cura generale che rende ogni volume molto piacevole anche solo da guardare.
I personaggi, oltre a Yozo, sono costruiti molto bene. Ogni figura che entra nella vita del protagonista lascia un segno e contribuisce a costruire quell’atmosfera fragile, triste e allo stesso tempo ipnotica che caratterizza tutta la storia.
Nel complesso “Lo Squalificato” è stata una lettura davvero importante. Una storia forte, complessa e ben strutturata, con personaggi profondi e un comparto grafico spettacolare. È un’opera diversa dal solito, più narrativa e più introspettiva, ma proprio per questo molto affascinante. Personalmente penso che il sensei Junji Ito, essendo un abile disegnatore, può trarre il meglio trasponendo opere letterarie in manga, cosa già riuscita con "Frankenstain", sempre da lui riadattato in manga. Un volume consigliato ai fan di Junji Ito per scoprire il maestro in una veste dove è riuscito a dare il meglio di sé. Voto finale 9/10
La trama segue Yozo Oba, un protagonista complesso, fragile e tormentato. È un personaggio che vive in costante conflitto con se stesso e con il mondo che lo circonda, e tutto questo viene raccontato con un ritmo che rimane sempre forte e coinvolgente. La storia è intensa , piena di momenti che ti trascinano avanti senza riuscire a staccarti. Si capisce chiaramente che l’impianto narrativo arriva da un romanzo: la struttura è più profonda e più ricca di sfumature rispetto alle classiche storie brevi di Ito.
Le tematiche trattate sono pesanti e molto umane: identità, solitudine, autodistruzione, senso di inadeguatezza, rapporti difficili e una costante ricerca di un posto nel mondo. Yozo Oba è un protagonista che ti rimane impresso proprio per quanto riesce a trasmettere, e l’adattamento manga rende queste sensazioni in modo diretto, senza perdere nulla della forza del romanzo.
I disegni sono uno dei punti più alti dell’opera. Junji Ito qui raggiunge un livello davvero impressionante: le tavole sono sublimi, curate in ogni minimo particolare, e le espressioni dei personaggi sono di una potenza incredibile. Si vede una maturità artistica superiore rispetto ai suoi lavori precedenti. Ci sono molti dettagli che colpiscono e una cura generale che rende ogni volume molto piacevole anche solo da guardare.
I personaggi, oltre a Yozo, sono costruiti molto bene. Ogni figura che entra nella vita del protagonista lascia un segno e contribuisce a costruire quell’atmosfera fragile, triste e allo stesso tempo ipnotica che caratterizza tutta la storia.
Nel complesso “Lo Squalificato” è stata una lettura davvero importante. Una storia forte, complessa e ben strutturata, con personaggi profondi e un comparto grafico spettacolare. È un’opera diversa dal solito, più narrativa e più introspettiva, ma proprio per questo molto affascinante. Personalmente penso che il sensei Junji Ito, essendo un abile disegnatore, può trarre il meglio trasponendo opere letterarie in manga, cosa già riuscita con "Frankenstain", sempre da lui riadattato in manga. Un volume consigliato ai fan di Junji Ito per scoprire il maestro in una veste dove è riuscito a dare il meglio di sé. Voto finale 9/10