Recensione
Spin off dedicato al mondo de l'Immortale, che quì vede sempre Manji protagonista ma in un lasso di tempo di qualche anno prima l'ultimo capitolo della saga principale, saga a cui si ricollega proprio nelle ultime vignette.
L'autore si dichiara e dimostra grande fan di Samura, e la cosa si vede bene dallo stile di disegno che riprende molto quello del maestra, con uno stile graffiante e sporco che rende bene l'atmosfera e la cupezza di battaglie all'ultimo sangue tra spadaccini, al contrario del maestro però non sempre riesce a differenziare bene i propri personaggi, mi è capitato varie volte di non capire subito chi fosse comparso, anche se la cosa principale è che alcuni personaggi maschili hanno tratti delicati e sono disegnati in modo più femminile delle donne stesse.
Se avete amato la serie principale sicuramente quest'opera è un buon modo per seguire ancora una volta le disavventure di Manji, attraverso un altro percorso sicuramente sanguinoso dove non mancheranno colpi di scena e morti insospettabili, ma ricreato con una certa valenza storica.
E quì per me sta un punto debole della saga, molte volte mi è parso come se Manji fosse un personaggio totalmente secondario, anche nella serie principale a volte veniva messo un pò in disparte, ma non ho mai sentito la sua lontananza così come in questo spin-off, e anche l'enorme numero di personaggi presenti non aiuta in questo, il seguire abbastanza fedelmente o comunque rimandare a fatti reali smorza molto il ritmo della vicenda, ho fatto più volte fatica a capire chi stesse facendo cosa e perchè, e le numerose note (sia nella pagina stessa, che quelle più corpose a fine volume) non aiutano ad una lettura scorrevole.
I difetti scritti però potrebbero essere solo problemi miei, per altri magari la storia e super scorrevole e non ci sono difficoltà a seguirla, storia che in ogni caso come detto è interessante e non si vede l'ora di vedere come va avanti e cosa sarà costretto ad affrontare Manji per sopravvivere. Belli poi anche i rimandi alla serie principale, con alcuni flashback brevi e mirati, che faranno piacere a chi l'ha letta, ma non impediranno a chi legge per prima quest'opera di andare avanti fino alla fine senza capire cosa succeda.
In chiusura e da amante dell'originale L'Immortale non posso che consigliare di leggere anche questa avventura di Manji, per altri 10 volumi in compagnia di un eroe carismatico e sicuramente non comune
L'autore si dichiara e dimostra grande fan di Samura, e la cosa si vede bene dallo stile di disegno che riprende molto quello del maestra, con uno stile graffiante e sporco che rende bene l'atmosfera e la cupezza di battaglie all'ultimo sangue tra spadaccini, al contrario del maestro però non sempre riesce a differenziare bene i propri personaggi, mi è capitato varie volte di non capire subito chi fosse comparso, anche se la cosa principale è che alcuni personaggi maschili hanno tratti delicati e sono disegnati in modo più femminile delle donne stesse.
Se avete amato la serie principale sicuramente quest'opera è un buon modo per seguire ancora una volta le disavventure di Manji, attraverso un altro percorso sicuramente sanguinoso dove non mancheranno colpi di scena e morti insospettabili, ma ricreato con una certa valenza storica.
E quì per me sta un punto debole della saga, molte volte mi è parso come se Manji fosse un personaggio totalmente secondario, anche nella serie principale a volte veniva messo un pò in disparte, ma non ho mai sentito la sua lontananza così come in questo spin-off, e anche l'enorme numero di personaggi presenti non aiuta in questo, il seguire abbastanza fedelmente o comunque rimandare a fatti reali smorza molto il ritmo della vicenda, ho fatto più volte fatica a capire chi stesse facendo cosa e perchè, e le numerose note (sia nella pagina stessa, che quelle più corpose a fine volume) non aiutano ad una lettura scorrevole.
I difetti scritti però potrebbero essere solo problemi miei, per altri magari la storia e super scorrevole e non ci sono difficoltà a seguirla, storia che in ogni caso come detto è interessante e non si vede l'ora di vedere come va avanti e cosa sarà costretto ad affrontare Manji per sopravvivere. Belli poi anche i rimandi alla serie principale, con alcuni flashback brevi e mirati, che faranno piacere a chi l'ha letta, ma non impediranno a chi legge per prima quest'opera di andare avanti fino alla fine senza capire cosa succeda.
In chiusura e da amante dell'originale L'Immortale non posso che consigliare di leggere anche questa avventura di Manji, per altri 10 volumi in compagnia di un eroe carismatico e sicuramente non comune