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Per giudicare quest'anime bisognerebbe conoscere meglio il periodo in cui è stato realizzato e vedere la versione originale. Il chardes di Mutsumi Inomata, un grandissimo illustratore-animatore-regista-character designer particolarmente popolare alla fine degli anni 80 (City Hunter, UtsunoMiko) non basta a salvare una edizione terrificante italiana che deriva da quella americana, opera del tristemente noto Carl Macek, che dopo lo scempio di Robotech ha massacrato questo remake fantasy-futuristico di Romeo e Giulietta. La voce narrante è inascoltabile, frutto della mania di riempire i silenzi degli adattatori americani spiegando le cose più ovvie. In origine non era certo un capolavoro dell'animazione giapponese ma un film ben più che dignitoso. Quello che si trova in Italia è però tutt'altro.