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Durante una violenta tempesta il giovane capretto Mei si separa dal suo branco e trova rifugio una vecchia baracca. La baracca è buia e il temporale gli ha fatto chiudere il naso, facendogli perdere l'olfatto. Dopo poco tempo entra nella baracca il lupo Gabu, anch'egli separatosi dal suo branco. Entrambi hanno il naso tappato e possono comunicare solo con la voce. Mentre dialogano entrambi scoprono di avere in comune molte cose, e a fine tempesta decidono di darsi appuntamento per il domani in modo da conoscersi meglio. Ovviamente rimangono sorpresi allo scoprire la loro totale diversità fisica, ma riescono a superare lo stupore e a continuare la loro amicizia,
Da questo incipit comincia 'Arashi no yoru ni' (letteralmente 'In una notte di Tempesta'), una delle storie più commoventi e strappalacrime mai rappresentata in un cartone. Tema portante del film è la amicizia, la vera amicizia, quella in cui il valico che lo divide dall'amore è molto labile e che porta la gente a stare insieme e a completarsi (non nel senso sessuale, ma intellettuale) dimenticandosi delle differenze fisiche o caratteriali che siano. Mei e Gabu sono due personaggi che si stamperanno ben presto nella vostra mente, l'uno vivace e gentile (alla pari di un bambino), l'altro timido ma dalla grande forza di volontà. La loro amicizia porterà ben presto il malcontento tra i due branchi i quali pensano che quest'amicizia nuoca alla loro sopravvivenza.
Per buona parte del film ci viene mostrata la storia di questi due amici e i problemi dei rispettivi branchi poi, a un certo punto del film, arriva un colpo di scena inaspettato che fa prendere alla storia una strada del tutto diversa e che porta i due amici a rinunciare a tutto ciò che conoscevano pur di rimanere insieme, mostrando in via definitiva allo spettatore il forte legame che li unisce. Da qui inizia la parte più triste del film che si concluderà comunque con un lieto fine, anche se sofferto.
Passando dal lato tecnico il film non ha niente da invidiare a un certo studio Ghibli. Lo spettatore è immerso nella natura grazie a disegni morbidi tondi, a paesaggi e personaggi color pastello e un sapientissimo uso della CG, presente in grande quantità ma mai preponderante. Sapiente è anche la regia di Gisaburo Sugii che si porta dietro altri grandi lavori come la serie del 63 di Astroboy, Street Fighter 2: the Animated Movie, Lupin 3rd: il mistero del diamante penombra, le serie anime di Touch e Hiatari Ryoko! E tanti altri. Ultima nota va alla colonna sonora con brani orchestrati che riescono a evidenziare le varie situazioni gioiose, comiche e tristi del film, con una piccola nota a parte dedicata alla sigla di chiusura del film, la delicata e commovente 'Star', cantata da Aiko.
Il film, come suggerisce la scheda, è uscito anche qui da noi in un edizione, ahimè, che non rende molta giustizia all'opera. Se i doppiatori dei due protagonisti sono azzeccati il doppiaggio in generale non brilla per fedeltà ai dialoghi originali (non mancano gli strafalcioni, per farla breve, il che rende il film più infantile di come era in origine) . Malgrado ciò lo spirito delicato e commovente è rimasto intatto, anche grazie alla totale assenza di censure nelle pochissime scene violente, ma se volete godervi l'opera al massimo la versione originale è più che consigliata.
Per terminare sostengo che 'Arashi no yoru ni'sia un capolavoro di animazione, una favola per bambini ma che strizza non troppo velatamente l'occhio al pubblico adulto, che si appassionerà alla storia allo stesso modo dei più giovani. Merita di essere visto almeno una volta nella vita.