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Nae

Episodi visti: 26/26 --- Voto 6
Avendo io un debole per il folklore giapponese, youkai e ayakashi con me spuntano sempre dei punti extra; mi sono quindi lanciata a vedere questa serie, sperando appunto di vedere un intreccio di trama che abbracciasse leggende, ma la mia pazienza non è stata ripagata, anche se mi sono imposta di arrivare alla fine.

La trama è graziosa, niente da dire, è un classico nel mondo degli spiriti giapponesi, il giochetto del "contratto" qualcosa che spesso pagano i discendenti e non lo stipulatore. Quindi, quando ci imbarchiamo nel debito del nonno di Aoi, la protagonista, il tutto sembrava ben promettere, anche perché la ragazza non è una bambina, non abbiamo la liceale 101, abbiamo una donna circa adulta, universitaria, con un carattere più solido di un mochi alla fragola, il che almeno nelle battute iniziali sembrava dare un vero giro di ruota alla faccenda.
Aoi accetta, da tipica giapponese, di essere responsabile per il debito del nonno, ma vuole ripagarlo, non vuole essere il pagamento, come da contratto, vuole arrivare ad una somma zero ed essere libera. Il contratto con il defunto parente diceva che sarebbe stata sposa del dio Oni, lei invece vuole ripagarsi la libertà per avere indietro la sua vita, niente matrimonio. Intrigato da tanta determinazione, l'oni accetta.
C'ho sperato con il cuore, lo confesso, sembrava orientata diversamente questa storia, lo stesso demone sembrava voler dare una lezione all'arrogante umana... e invece no. Aoi si innamora del mondo nascosto in modo così banale e scontato, che è quasi deprimente, tutti sono lì per aiutarla, tutti sono commossi dalla sua gentilezza, e il fatto che ci sia una segreto nel suo passato e nelle azioni del nonno viene schiacciato dalla cucina di alta classe che la ragazza sa mettere in piedi.
L'introspezione è venduta, a basso costo direi, in favore delle cene e dei banchetti che Aoi deve riuscire a mettere insieme per una ragione o per l'altra, con aiuti più o meno diretti da parte dell'oni promesso sposo/datore di lavoro, che, guarda caso, non la tratta davvero alla pari degli altri suoi dipendenti. Sono concessi piccoli spiragli qua e là, nelle puntate, ma non è mai davvero qualcosa di significativo, ci saranno sempre poi valanghe di episodi a sotterrarci di cibo e frasi fatte da biscottino della fortuna, e addio trama intrigante.
Non si scopre niente dopo ventisei episodi, non so se è prevista una seconda serie, sicuramente il manga è più avanti, ma certo questa prima stagione non invoglia. È molestamente tediosa, anche le risoluzioni dei problemi tramite l'innata empatia e gentilezza atavica di Aoi sono stridenti, l'oni non risponde a mezza domanda che sia mezza, e alla fine lo spettatore ci rinuncia anche. Peccato.

Il comparto grafico è davvero carino, i disegni molto belli, le animazioni sgargianti, rendono bene il mondo nascosto e i vari demoni; le musiche non sono niente di eccezionale, ma aiutano a fondersi con l'atmosfera, quindi niente da dire.

Do un sei pieno, ma giusto perché sono fregabile dal mondo del folklore giapponese, onestamente annoia questa serie, nella molesta ripetitività degli episodi.


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Luci00

Episodi visti: 26/26 --- Voto 5,5
È un anime originale e molto interessante, in particolar modo ho apprezzato il modo in cui mi ha trasportato nel mondo del folklore giapponese, un mondo variopinto e suggestivo.

I primi episodi mi hanno pienamente coinvolto. Belle le animazioni e i disegni, anche le opening e le ending orecchiabili e accattivanti, ma c’è un grande “ma”: ho trovato il tutto molto lento e ripetitivo.
Aoi, la protagonista, si ritrova a lavorare in una locanda per ayakashi, per poter ripagare un debito del nonno. Solo attraverso la sua cucina trova il modo di sopravvivere nel mondo nascosto e, a quanto pare, di risolvere qualsiasi problema si venga a presentare nel corso delle puntate. L’oni al quale deve ripagare il debito, in realtà, desidera prenderla in moglie, come stabilito dai patti col nonno di Aoi, ma ella si rifiuta. Odanna, questo il nome, è una presenza discreta e scostante, poco romantica e molto distaccata, pur fungendo da angelo custode per la ragazza. Speravo in un maggiore approfondimento psicologico o quantomeno in una certa evoluzione, ma la storia procede lenta e ripetitiva. Di romance c’è poco e nulla, mentre di cucina c’è davvero tanto, e personalmente non ho pienamente apprezzato.

In conclusione, sono arrivata alla fine annoiata e stufa, oltre che non poco delusa. L’inizio prometteva molto bene, Aoi non sembrava la solita protagonista timorosa e sottomessa, e di punti da sviluppare ce n’erano, eppure questi restano sempre abbozzati e quasi in sottofondo. Compaiono mille personaggi, che si fanno conoscere un po’ meglio, per poi scomparire nella moltitudine. Probabilmente, se fosse stata più breve, avrei apprezzato di più questa serie, considerandola un’opera originale e senza pretese, ma ventisei episodi me l’hanno quasi fatta odiare verso la fine.
Dunque, non so se la consiglierei. Forse, se non si hanno troppe aspettative, può risultare piacevole.


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Ninfea

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
E' una storia fantasy lievemente sentimentale che narra la storia di una ragazza, una comune umana, Aoi Tsubaki, capace di vedere il mondo degli spiriti (demoni, yokai e quant'altro), che, per saldare il debito del nonno defunto, viene rapita da un orco che la reclama come sposa e la porta nel mondo 'nascosto'... ma la fanciulla non accetta di sposarsi e preferisce lavorare nella locanda celeste (Tenshin'ya), per pagare il debito.

Trovo che sia una storia piuttosto originale, per il modo che ha di affrontare e sviluppare una vicenda che si immerge nel mondo del folklore giapponese legato al culto degli spiriti.
La vicenda ha un lato sentimentale più suggerito che palesato, ma che si delinea con una certa forza e suggestione che non diventa mai melensa, ma piuttosto si evolve sottilmente e si costruisce lentamente nel tempo in un modo che mi ha davvero incantata.

La protagonista è una ragazza abilissima in cucina, capace di sperimentare e cercare piatti dai gusti unici o particolari, ed è attraverso questa sua abilità che cerca di riscattarsi; è un'eroina determinata, combattiva, mai disposta ad arrendersi, che grazie a questo suo talento riesce ad arrivare spesso al cuore dei suoi clienti (tengu, spiriti volpe ecc.) e, se serve, curarne lo spirito e donare forza spirituale attraverso il cibo.
La cucina e il cibo hanno davvero una parte importante in questo anime, direi quasi predominante, e la cosa, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non annoia affatto; è un elemento che crea un legame, un ponte tra i vari protagonisti, e che sviluppa le dinamiche di tutte le relazioni tra i vari personaggi. Metaforicamente, si può dire che Aoi prende tutti per la gola. Naturalmente all'inizio ci sono delle difficoltà, perfino i primi approcci tra Aoi e il ragazzo/orco che la rapisce non sono proprio amichevoli, anche a causa del fatto che Aoi è la nipote dell'uomo che in passato portò scompiglio e conflitti nel mondo degli spiriti, e lei è un po' vittima del pregiudizio che suscita in chi ha conosciuto suo nonno Shiro, da qualcuno malvisto e da altri considerato un amico.
Aiutata da Ginji, un demone volpe, ad aprire un ristorante, i primi successi nella sua attività la faranno avvicinare lentamente alla divinità orco che si farà conquistare da lei; come un vero marito premuroso le darà il suo sostegno e il suo supporto, presentandola sempre come la propria moglie, nonostante i dinieghi quasi costanti di lei, circondandola di attenzioni e aiuti, in una sorta di corteggiamento fatto talvolta di allusioni delicate e gesti appena accennati.
Questo lato sentimentale della vicenda mi è piaciuto molto, mi è parso originale, autentico e anche piuttosto insolito, nulla di plateale (a volte quasi ingannevole, ti aspetti quello che poi non succede) ma comunque intenso. L'avvicinamento tra i due sarà lento, ma costante, al punto che Aoi avrà completa fiducia in lui.

L'anime è composto da ventisei puntate che dividono la serie in due parti; nella seconda parte entreranno in scena altri personaggi e un'altra sfida attenderà la protagonista, trasportata in un altro regno, in una locanda rivale dove verrà vista un po' come una nemica, finché non si rivelerà una preziosa alleata.
Aoi è un bel personaggio, una ragazza di carattere, forte e volitiva, coraggiosa, ma onesta e sincera, gentile e pronta a dare il meglio di sé, senza risparmiarsi, e dal suo essere verranno i riconoscimenti al suo valore. L'orco è un personaggio positivo, un po' misterioso a volte, suscita simpatia e ha il suo fascino, ma è la volpe Ginji quello forse meglio tratteggiato e sfaccettato, insieme al cane/volpe fratello e amico d'infanzia Ranmaru.

L'animazione è suggestiva, i fondali stupendi, le sigle accattivanti e quelle di chiusura variano di volta in volta.
Mi pare che in patria la light novel sia ancora in corso... chissà se faranno un'altra serie, perché tutte le dinamiche non sono chiuse, e restano interrogativi ancora aperti.