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Utente129602

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Utente129602

Piattaforma: Windows --- Voto 8
La recensione si concentrerà principalmente sulle caratteristiche della versione REMASTER, rispetto alla versione originale del 1996.


Broken Sword è probabilmente uno degli standard quando si parla di avventure grafiche, una serie di cui soprattutto i primi 2 episodi hanno incontrato nel tempo il favore di una community sempre più vasta portandolo in quello stesso olimpo delle classiche avventure grafiche della Lucas Arts.

La primissima differenza (e che non piacerà molto a chi ha giocato ed è legato al capitolo originale) è proprio il filmato introduttivo, visto che qui non inizieremo con George Stobbart, ma con Nico Collard, in una sottotrama aggiunta e peculiarità della nuova versione, ambientata il giorno prima dell'inizio dell'avventura con George. Infatti qui si alterneranno le classiche fasi di gioco dove impersoneremo George (come nella versione del 96) ad altre inedite in cui invece impersoneremo Nico, seppur le sezioni con la giornalista saranno prettamente filler e non aggiungeranno nulla di veramente nuovo alla trama principale.

L'interfaccia è rimasta abbastanza simile alla vecchia, con però l'aggiunta dei volti in primo piano dei personaggi sullo sfondo durante un dialogo, aggiunta abbastanza carina, che permette una maggiore immedesimazione, oltre al fatto che qui si evidenzieranno eventuali oggetti o parti di scenario interagibili attorno automaticamente intorno a dove avremo il puntatore, risparmiando un bel po' di pixel hunting.

Altra differenza è che in questa versione il gioco è stato semplificato in alcune fasi, infatti è stata eliminata la possibilità di morire (a eccezione di una volta in cui però si potrà ricaricare immediatamente prima), cosa che se da una parte evita improvvisi game over specie se non si era salvata la partita, dall'altra elimina una forte componente di tensione e giusti tempismi da applicare sotto pressione.
E purtroppo è stato ipersemplificato quello che era l'enigma più difficile e forse il meno intuitivo in origine, quello della capra, qua ridotto a un'operazione semplicissima che toglie tantissimo a mio avviso.

Corollario della sua semplificazione, sta anche nel fatto che come d'uso in molti moderni giochi d'avventura, c'è una sezioni di indizi progressivi e un "diario" che si riempirà man mano andremo avanti, che potranno essere utilizzati soprattutto dai giocatori più pigri e meno pazienti, seppur questi siano completamente opzionali e si può comunque optare per la via "difficile", a voi la scelta.

A completare l'extra, alcuni artwork e un fumetto conclusivo sbloccabile finendo l'avventura, piccola aggiunta carina, ma niente di imperdibile.


Per quanto riguarda il gioco in sè, beh è Broken Sword, parla da sè, i dialoghi di George sono fantastici, pieni di interazioni, anche enormemente stupide e demenziali, come il mostare qualsiasi cosa abbiamo nei nostri capienti pantaloni (compresi fazzoletti sporchi e annessi) ai vari personaggi con cui interagiremo.