Un anno dopo la battaglia che ha deciso il destino di Dahna e Rena, Alphen e Shionne sono in viaggio per risolvere per esplorare i “Mausolei”, misteriose rovine apparse dopo la fusione tra i due mondi. La rapporto tra i due popoli, costretti ora a convivere, è teso e la tensione si avverte nell’aria in alcune zone meno abbienti. Lo stesso Alphen è da una parte considerato l’eroe del popolo liberato dalla schiavitù, e dall’altro lato temuto e odiato come distruttore dei privilegi di Rena.

Un giorno, nei pressi di Niez, Alphen e Shionne incontrano Nazamil, una giovane e schiva ragazzina, che si scopre essere figlia di un Lord di Rena e di una schiava di Dahna, avvenimento più unico che raro, e per questo si ritrova ad essere ripudiata dai primi e braccata dai secondi. Ritrovati i vecchi compagni Rinwell, Law, Dohalim e Kisara, il gruppo si offre di proteggere Nazamil, continuando nel frattempo ad indagare sulla natura dei Mausolei.

Tales of Arise: Beyond the Dawn


Oltre la fine del viaggio. Viene naturale citare il titolo della serie animata del momento, una volta avviato Beyond the Dawn, storia aggiuntiva che ci riporta nel mondo di Tales of Arise, ultimo capitolo della serie Tales of datato 2021. Non una cosa nuova, in realtà, già a partire da Tales of Destiny 2, uscito nel 2002 per PS2, la serie Namco non si è risparmiata nel proporre sequel diretti, andando un po’ controcorrente rispetto alla tendenza generale delle altre serie RPG, quantomeno quelle più famose, al punto che, dopo Tales of Symphonia: Dawn of the New World (2008) e Tales of Xillia 2 (2012), non sarebbe stato poi così sconvolgente vedere annunciato direttamente Tales of Arise 2, essendo il capitolo del 2021 diventato rapidamente il più venduto della serie. Bandai Namco sceglie invece un po’ a sorpresa la via del DLC, proponendo un contenuto certamente corposo, un’esperienza che porterà via una ventina di ore al prezzo di trenta euro, che arriva però a oltre due anni di distanza dal gioco principale, una tempistica da espansione MMO o in generale da prodotto live service, ma che per un RPG tradizionale risulta decisamente inusuale. Se siete tra coloro che necessitano di una “fase di ri-ambientamento”, una volta ripreso in mano un gioco accantonato, per qualsiasi motivo, da qualche mese, ricordarsi i tasti, l’inventario e il pur intuitivo sistema di combattimento di un Tales of, dopo due anni di assenza e aver giocato un numero consistente di altri giochi simili, potrebbe significare praticamente ripartire da zero e rileggersi i tutorial. Per non parlare poi di nomi di città e luoghi, dove la nostra facoltà mnemonica bruciata da anni di esposizione videoludica e scemenze digitali viene messa a dura prova.

Tales of Arise: Beyond the Dawn


Fortunatamente, il team di sviluppo viene incontro al giocatore un po’ attempato di Tales of Arise della prima ora (chi si accinge a giocarlo insieme al DLC ovviamente non avrà questo problema) separando in maniera netta gioco principale e Beyond the Dawn, già a partire dal menu principale; chi ha concluso l’avventura principale riceverà dei bonus aggiuntivi, ma di fatto la forza del gruppo e l’esperienza maturata non si trasferiscono nel DLC, il livello dei personaggi viene impostato a 70, così come quello dei nemici, salvo fatto alcuni mostri più forti che si incontrano sul cammino. Rispetto quindi ad esempio agli “Episodi” di Final Fantasy XV, che si inserivano all’interno dell’avventura andando a comporre una sorta di un intricato mosaico, la fruizione di Beyond the Dawn è molto più immediata e di facile collocazione, pur palesandosi dopo un’attesa che fino a non molti anni fa avrebbe riguardato direttamente un nuovo Tales of. Da un altro punto di vista, riprendere un gioco due anni dopo può essere anche un'esperienza piacevolmente nostalgica.

Tales of Arise: Beyond the Dawn


Riprenderemo quindi il controllo della “Lama Ardente” Alphen, ad un anno di distanza dal finale di Tales of Arise, e dei suoi compagni così come li avevamo lasciati. I mondi di Dahna e Rena sono ora riuniti, e con essi i rispettivi popoli, ma dopo secoli in cui il rapporto è stato praticamente quello tra schiavi e padroni, è ovvio prevedere che non siano sufficienti pochi mesi perché tutti i dahniani e reniani possano sedersi a tavola con tarallucci e vino come nulla fosse successo. Quello dei due mondi è un tema abbastanza ricorrente nella serie Tales of, ma questa volta il team di sviluppo è voluto andare oltre il consueto “happy ending”, mostrandoci un punto di vista inedito e il risultato delle nostre azioni. Paragoni con sequel come il tanto vituperato Final Fantasy X-2 o il già citato Tales of Xillia 2 sarebbero forzati, ma citarli serve a rendere l’idea di quel medesimo concetto di “stessi luoghi, ma diversi” che troveremo in questo DLC, dove, in quelle stesse città che avevamo visitato in Tales of Arise, vedremo l’aggiunta di gruppi e insediamenti di reniani, di fatto profughi in una terra a loro inevitabilmente ostile, tra mostri e rancore nei loro confronti. Non un vero e proprio capovolgimento di ruoli, poiché gli sforzi da parte dei governanti di Dahna sono atti alla realizzazione di una pacifica convivenza, ma è altrettanto vero che non tutte le persone sono egualmente predisposte a porgere l’altra guancia agli ex despoti.

Tales of Arise: Beyond the Dawn


In tutto ciò si inserisce Nazamil, il nuovo personaggio della storia; figlia di un Lord reniano e di una Dahniana, la ragazzina non ha un posto dove stare e non perde occasione per farcelo intendere, con dialoghi a tratti un po’ scontati nelle intenzioni. Alphen e Shionne, forse mossi dall’emergere, nella loro lunga Luna di Miele in giro per il mondo, di un istinto genitoriale, decidono di prendersi cura di questa Balto al femminile dai capelli argentati, portandola prima al palazzo di Viscint e poi nelle loro opere di supporto alla popolazione, questo finché non accade qualcosa che cambierà Alphen e il suo rapporto con quelle stesse persone che ha liberato con tanto ardore e sacrificio.

Tales of Arise: Beyond the Dawn


Senza andare troppo oltre, è bene sottolineare che Beyond the Dawn punta con determinazione sul dramma, i fan di alcuni Tales of di vecchia data potrebbero trovarlo a tratti persino “pesante”, lasciando molto da parte quei momenti leggeri tipici della serie, anche se nei suoi risvolti non manca comunque un sentimento di speranza per il futuro. Le side-quest in ciò coprono un ruolo importante e tutt’altro che di mero riempitivo, essendo inserite in modo abbastanza convincente nel nuovo scenario, tramite semplici richieste di consegna di materiali e uccisione mostri, si verrà a conoscenza degli sforzi dei cittadini per la ricostruzione e dei nuovi propositi per un mondo migliore, oltre ai problemi e ai conflitti. Da questo punto di vista, la cura riposta in questo DLC è notevole, essendo stato realizzato successivamente all’avventura principale, piuttosto che in parallelo come avviene di solito, il team ha potuto concentrarsi maggiormente sulla narrazione.
Per quanto riguarda il gameplay invece il gioco è sostanzialmente lo stesso, con giusto qualche bilanciamento sulle skill e la possibilità per i mostri di richiamare i rinforzi. In Beyond the Dawn si visiteranno tutte le principali città di Tales of Arise mentre i Mausolei rappresentano la novità nell’esplorazione dei dungeon. Certo è un po’ deludente il fatto che non vi sia neanche un nuovo personaggio giocabile; per fare un paragone la versione PS3 di Tales of Vesperia, uscita un anno dopo quella per Xbox 360, ne aggiunse due (Flynn e Patty), oltre ad altri contenuti, oppure, prendendo un esempio più vicino, possiamo citare il DLC di Final Fantasy VII Remake dedicato a Yuffie. Considerati gli oltre due anni dall’uscita del gioco e visto il prezzo proposto, era lecito aspettarsi qualcosa di più da questo punto di vista.

Tales of Arise: Beyond the Dawn
A due anni di distanza, Bandai Namco ci riporta nel mondo di Tales of Arise con un mini-sequel che riprende contesti e tematiche del gioco del 2021, in uno scenario a tratti inedito. Coloro che hanno amato l’avventura di Alphen, Shionne e compagni ritroveranno in questa storia aggiuntiva tutti gli ingredienti dell’avventura principale in formato ridotto, la quale si concentra molto sulla narrazione tralasciando di contro consistenti novità nelle meccaniche di gioco.