Il tema delle localizzazioni di titoli giapponesi continua a tenere banco nelle discussioni online sopratutto sui costi che le software house devono sostenere tra traduzione, doppiaggio etc. e l'effettivo successo del titolo.
![Square Enix pensa al crowdfunding per localizzare giochi giapponesi.jpg Square Enix pensa al crowdfunding per localizzare giochi giapponesi.jpg](/prove/img_tmp/201510/Square Enix pensa al crowdfunding per localizzare giochi giapponesi.jpg)
Proprio sulle possibilità di portare un gioco in occidente il CEO Europeo di Square Enix Phil Rogers, intervistato dalla rivista Game Informer, ha detto che il crowdfunding sarebbe un'ottima idea per cercare di far arrivare più giochi in occidente e soddisfare ancora più fans proprio perchè i costi di localizzazione sono altissimi e non è così facile come usare Google Translate.
Nel frattempo tra pochi giorni Square Enix pubblicherà Dragon Quest Heroes e proprio le vendite di questo titolo potrebbero aiutare le future localizzazioni della serie RPG.
E voi sareste disposti a finanziare tramite una raccolta fondi un gioco pur di averlo tra le vostre mani?
Fonte consultata:
Gamespot.com
Il crowdfunding come metodo per localizzare i giochi?
![Square Enix pensa al crowdfunding per localizzare giochi giapponesi.jpg Square Enix pensa al crowdfunding per localizzare giochi giapponesi.jpg](/prove/img_tmp/201510/Square Enix pensa al crowdfunding per localizzare giochi giapponesi.jpg)
Proprio sulle possibilità di portare un gioco in occidente il CEO Europeo di Square Enix Phil Rogers, intervistato dalla rivista Game Informer, ha detto che il crowdfunding sarebbe un'ottima idea per cercare di far arrivare più giochi in occidente e soddisfare ancora più fans proprio perchè i costi di localizzazione sono altissimi e non è così facile come usare Google Translate.
Nel frattempo tra pochi giorni Square Enix pubblicherà Dragon Quest Heroes e proprio le vendite di questo titolo potrebbero aiutare le future localizzazioni della serie RPG.
E voi sareste disposti a finanziare tramite una raccolta fondi un gioco pur di averlo tra le vostre mani?
Fonte consultata:
Gamespot.com
Ma scherzano?
Perlomeno mi aspetto che se si fa davvero, i giochi poi li vendano a metà prezzo, almeno a chi ha finanziato la traduzione.
Basta guardarsi qualsiasi campagna su kickstarter o indiegogo per vedere che ad ogni donazione ottieni qualcosa in cambio, non è un semplice "buttar soldi nella speranza di e poi pagare ancora dopo"
Per colossi come EA o Ubisoft è chiaro che non esistono problemi di denaro, ma le SH giapponesi sono di solito piccole e con risorse limitate, così come piccoli sono anche gli importatori, quindi da questo punto di vista Kickstarter è utilissimo, tant'è che le visual novel stanno arrivando per quella via.
Inoltre questa cosa di Kickistarter potrebbe anche essere utile per le localizzazioni in italiano, perché, anche lì, il motivo per cui non vengono fatte è che i produttori non sono sempre sicuro di rientrare dei costi.
Oltre a tentare di vincolare al pre-acquisto (chi lo vuole localizzato ita è costretto a fare l'offerta, e molto probabilmente arriverà all'offerta che gli da diritto al gioco completo), ci si espone al rischio di contribuire a scatola chiusa a giochi dal livello tecnico infimo.
E io non caccio i miei soldi a scatola chiusa.
Queste pratiche non mi piacciono affatto, e sono affini a quella che SE aveva lanciato per la prevendita a tier del nuovo Deus EX (ritirata a causa delle enormi proteste).
Senza contare che, se avesse successo, avrei il timore che si mettano a farlo anche per giochi che normalmente localizzano anche qui (come la saga FF).
No occhio sono due cose diverse. Le campagne su Kickstarter per lo sviluppo dei giochi non piacciono neanche a me, perché si sta comprando il nulla, ma nel caso delle localizzazioni il discorso è diverso, perché il gioco già c'è e kickstarter diventa utile nella misura in cui quel gioco da noi non sarebbe mai arrivato senza.
Insomma, nel crowfunding relativo alla localizzazione, sai quello che compri, e sai che sta comprando un prodotto finito.
Insomma, lo spirito iniziale del crowdfonding è stato per buona parte tradito ed è ora uno strumento in mano alle compagnie e aziende per avere liquidità facile e sicura, azzerando o quasi il rischio di impresa.
Ciao,
Tacchan
Ora come ora i rimborsi sono rarissimi, e uno che ha investito per avere la localizzazione e non ne può usufruire per il mancato raggiungimento del target DOVREBBE come minimo aver diritto al rimborso (mettiamo che uno non sappia l'inglese: di ricevere una copia non tradotta non se ne fa granché).
Di fatto non danno garanzie, e la cosa non mi piace. Se hanno in mente qualcosa di diverso, allora non dovrebbero usare il termine crowdfunding, in quanto in esso sono insiti dei rischi non da poco (prendiamo ad esempio tutti i possessori WiiU che hanno contribuito per la versione WiiU di Project Cars e sono rimasti fregati: anche quello era un prodotto finito).
Su Kickstarter se il progetto non è finanziato, non sono automatici?
Intendi progetti finanziati e poi che non vengono portati a termine?
Ciao!
Tacchan
Ti faccio un esempio: tu raggiungi il tier1 a 10$ e hai diritto alla t-shirt con il logo del gioco, mentre io pago 40$ e ho diritto alla copia tradotta.
Se il progetto salta ovviamente io non avrò la mi copia, e potrei avere diritto al rimborso (tramite azione legale se non me li rendono automaticamente), ma tu non lo so, in quanto la maglietta sarebbe comunque disponibile.
Ovviamente la cosa dipende dalla serietà dell'azienda che si è andati a finanziare, ma le regole per queste iniziative non sono ancora ben stabilite.
Una cosa è certa: Kickstarter e le altre piattaforme di solito non si prendono responsabilità, la quale ricade tutta sull'azienda che propone il progetto.
Per esempio se mettessero 3 stretch goal: Localizzazione internazionale; Localizzazione con testi tradotti e localizzazione con testi tradotti e doppiaggio.
O almeno io se fossi in loro farei così per tutelarmi da possibili richieste di rimborso (e se ci ho pensato io, sono sicuro che l'idea ce l'hanno avuta anche loro).
Potrebbe essere un modo per avere in Inglese giochi che rimarrebbero esclusiva Giapponese, ed in Italiano giochi che arriverebbero, ma solo in Inglese. Ovviamente, il tutto deve essere al solo costo del gioco completo (secondo il prezzo classico della piattaforma di riferimento), e deve essere previsto che i soldi vengano scalati solo SE e QUANDO si raggiunga la cifra richiesta.
Mi rifiuterei di prendere parte a qualunque campagna di crowfunding, che non avesse TUTTE le succitate caratteristiche; e francamente, immagino che valga per la maggior parte delle persone.
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