Dopo che molti siti del settore (tra cui il nostro, facente parte del network di Animeclick e pertanto particolarmente interessato al mondo dei doppiatori), hanno riportato "lo sfogo" del doppiatore Aldo Stella sulla vicenda del film di Ratchet & Clank, si rende pertanto doveroso, per completezza, riportare il suo post di chiarimento apparso su facebook. Un comunicato atto a stemperare i toni, ma che allo stesso tempo, fa riflettere su quella che da qualche tempo è la situazione della categoria dei doppiatori nel nostro paese.



"Ragazzi, a me le arrabbiature durano dieci minuti, poi me ne faccio una ragione. Ma considerando il delirio seguito al mio post (che mai avrei immaginato) e soprattutto l’incazzatura successiva quando ho visto alcuni miei commenti “screenati” e utilizzati per imbastire un caso, ritengo doveroso chiarire alcuni punti (tra l’altro, non riesco materialmente a rispondere, com’è mio costume, a tutti i messaggi pubblici e privati che sto ricevendo; perdonatemi).

Io capisco la necessità di riempire spazi giornalistici, e la creazione di pseudo-scandali e così via, ma il risultato che ne è conseguito è il ritratto di uno incazzato perché teme che non gli facciano fare Clank, e quindi non possa guadagnare dei soldini. Guardate che non è così.

1- Ho visto l’annuncio dell’uscita del film, con la partecipazione di due “talent”. Non avendo ricevuto nessuna richiesta di disponibilità, ne ho dedotto che i giochi erano fatti. Ho aggiunto “L’avrei giurato”, perché ero sicuro che sarebbe andata così, da quando ho saputo che questo film esisteva.
2- Le recriminazioni sul budget e la questione economica in generale sono state inventate di sana pianta. Io non ho fatto cenno a niente del genere, anche perché il problema che molto di più importa a me, e alla categoria cui appartengo, è un po’ più vasto e, temo, serio. Caso mai si riferivano a questo aspetto molti dei commenti sottostanti.
3- Io non ce l’ho con i due youtuber in particolare, né con la categoria in generale. Non li conosco, vuoi per età, vuoi per formazione, ma so che sono una realtà ormai ufficiale e considerata. Anzi, ritengo che se si sono visti offrire un lavoro, da parte di chi teoricamente sa cosa è giusto e lecito e professionale fare, sono totalmente legittimati a farlo: perché non dovrebbero? Loro, personalmente, non c’entrano: c’entra chi porta avanti queste strategie di marketing.

Ed è questa, a mio parere la cosa grave: l’andazzo che va avanti da tempo, ormai, e prende sempre più piede. Da una parte le campagne diffuse contro il doppiaggio a favore della lingua originale, e dall’altra questa moda per cui chiunque è sostituibile - uno vale l’altro, una cosa vale l’altra - manderanno in malora questo lavoro. Per metà c’è già andato. Sono decenni ormai che si espropria il pubblico (e non solo) degli strumenti critici. L’abbattimento della barriera tra professionalità e spontaneismo toglie ogni dignità al doppiaggio e al lavoro dell’attore, o dell'artista, in genere. E non solo – ripeto : è un elemento, in fondo, che fa parte della generale voglia di togliere dignità a qualunque lavoro, a qualunque professione, anche se il caso di noi attori e/o doppiatori e/o musicisti eccetera eccetera riguarda solo una piccola parte della popolazione.

Non sono le sole cause, ovviamente, ma incidono in maniera molto rilevante.

Lasciate perdere le petizioni e roba del genere: chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. A me non me ne importa nulla, davvero. Mi importa del futuro di questa professione per i colleghi giovani, futuro che sto vedendo disintegrarsi, e sono ben contento di aver trascorso, di essa, gli anni migliori.

P.S. per quanto riguarda l’improperio (“espressione rabbiosa e irriverente!”) che mi è sfuggito nei “cinque minuti” di rottura di coglioni… e passatemelo, accidenti! Visto che normalmente sembro un manuale di comunicazione cauta e rispettosa. Non era rivolto ai due youtuber, ovviamente, ma a queste indefinite entità-individualità che hanno potere decisionale e perseguono strategie miopi e pericolose, che concorrono a creare i disastri. Un po’ come quando si dice “i mercati”.

P.S. 2: con questo, vorrei chiudere l’argomento."


Sempre per onor di informazione, va detto che Greta Menchi, una dei due vlogger della situazione, ha già una precedente esperienza di doppiaggio (L’A.S.S.O. nella manica, uscito un anno fa).
Ma tanto tutti si sono scagliati su Favij.


Fonti:
facebook
Badtaste