Disponibile già a partire dallo scorso 25 aprile, Thicker Than Water, quarto e attesissimo episodio di The Walking Dead: A New Frontier (qui la recensione dei primi tre episodi), doveva rappresentare nelle intenzioni degli sviluppatori un vero e proprio punto di svolta per una stagione finora non del tutto esaltante pur nelle ottime premesse. Se infatti la première in due parti aveva posto basi tutto sommato buone per una stagione eccellente - in particolare il secondo capitolo - il terzo episodio, ovvero Above The Law, ha disatteso gran parte delle aspettative offrendo ben pochi colpi di scena e una certa piattezza nella sceneggiatura di base.

The Walking Dead A New Frontier 1 jpg.jpg
 
Thicker Than Water ritorna invece a seguire il ritmo dei primi due episodi, correggendo persino un difetto che ha piagato, fino ad ora, la quasi totalità di questa terza stagione di The Walking Dead, ovvero il sistema di scelte e conseguenze: in questo quarto episodio, infatti, Telltale ha deciso di ingranare le marcia conducendo le diverse linee narrative della stagione ad un deciso progresso in previsione della loro inevitabile conclusione nel prossimo episodio. Ciò conduce ad un benvenuto cambio di ritmo nel corso di questo capitolo della storia complessiva, laddove invece il terzo episodio aveva peccato di diversi cali di suspense.

L'episodio parte con il solito flashback che ormai contraddistingue gli incipit di ogni capitolo della stagione, mostrando ancora una volta lo stretto rapporto che lega il protagonista Javier al resto della propria famiglia, in particolare al fratello David. Per quanto, apparentemente, tali scene non abbiamo alcun effetto complessivo sul plot vero e proprio, esse non mancano mai di approfondire i temi principali della stagione, che vertono sull'importanza dei legami familiari e sui pericoli che da essi spesso prendono vita. Di converso, il flashback dedicato a Clementine - anch'esso pilastro della stagione - stavolta si fa incerto e claudicante, persino inutile se consideriamo l'effetto complessivo pressoché nullo che se ne ricava in termini di informazioni sulla trama o sui personaggi.

20170425215354_1.jpg
 
E a proposito di personaggi, a Thicker Than Water spetta l'importante compito di orchestrare le azioni dei variegati protagonisti incontrati nel corso della stagione, portando le loro linee narrative quanto più vicino possibile alla loro necessaria catarsi - che nella stragrande maggioranza dei casi, avverrà con tutta probabilità nel quinto e ultimo episodio. Le scene d'azione sono sostanzialmente due, di cui la più importante avviene alla conclusione, mentre gli scenari "esplorativi" sono, fortunatamente, ridotti al minimo indispensabile (giusto un paio di scene piuttosto brevi); la maggior parte del tempo di gioco lo si passa, come sempre, esplorando le personalità dei vari personaggi, ma stavolta con occhio di riguardo a quelli più secondari come Gabe, Ava, il dottor Lingard, e tanti altri. Ciò, da un lato, conduce al poco tempo su schermo accordato ad altri personaggi magari più importanti come Kate - anche se va detto che in Thicker Than Water si risolve, finalmente, un importante plot point che aveva contraddistinto l'intera stagione; dall'altro lato, una certa focalizzazione su alcuni caratteri che fin'ora non avevano avuto modo di brillare è quantomai benvenuta, date anche le importanti scelte che coinvolgeranno i loro destini, in particolare verso la fine dell'episodio.

ss_9466b9e27675e489120eeeafc97af87c94bede35.jpg

Sì, perché Thicker Than Water presenta, stavolta, diverse scelte morali davvero ansiogene, capaci di far dubitare seriamente il giocatore delle proprie azioni, al contrario di quanto successo nei precedenti episodi; mi riferisco, in particolare, al dilemma finale dell'episodio, sconfortante e pregno di conseguenze davvero inaspettate in un benvenuto slancio di originalità da parte di Telltale, anche se, certo, c'è chi lo potrebbe comunque percepire come forzato. Ciò, unito alla rinnovata reattività visibile in questo episodio - in quanto sono, finalmente, visibili le diramazioni finali di diverse decisioni prese nei precedenti episodi - conduce ad un livello di coinvolgimento inaspettato, che grazie anche ad un finale al cardiopalma è capace di generare un discreto hype per il finale di stagione. Si tratta di una ripresa piuttosto sorprendente, dato che l'asticella della tensione non era stata mantenuta particolarmente in alto, fino a questo momento - fatta eccezione, forse, per il finale del secondo episodio.
 

 
In tutto questo è sempre perfettamente visibile la solita, immancabile classe di Telltale nel definire compiutamente i caratteri di protagonisti e comprimari; nessuno dei personaggi, nonostante le differenti variazioni della trama che è possibile seguire, sembra mai agire in modo incoerente, anzi: a metà dell'episodio circa avviene una certa conversazione fra Javier e Clementine (che, naturalmente, non sarà spoilerata in questa sede), la quale, pur nella sua semplicità, rappresenta uno dei momenti più intimi e ricchi di significato che questo franchise è capace di offrire. Un risultato non da poco.
 
Con la quarta iterazione di A New Frontier, Telltale riprende saldamente in mano le redini di una stagione che stava seriamente rischiando di scivolare nella mediocrità. A dispetto dei soliti difetti ormai arcinoti di cui sono colpevoli i titoli dello sviluppatore - ritmo altalenante, gameplay insoddisfacente e meccanismi narrativi spesso forzati - Thicker Than Water è probabilmente Telltale al suo meglio possibile, almeno considerando la produzione attuale, grazie ad una ritrovata scomodità delle scelte morali e alle (finalmente pervenute) profonde ramificazioni degli eventi in pieno effetto farfalla, cosa che lascia decisamente ottimisti per il futuro finale di stagione.