Lo scorso 6 Marzo, Ubisoft ha rilasciato “Operazione Chimera”; il nono aggiornamento (le stagioni sono divise in operazioni) che lancia l’anno tre di Rainbow Six Siege.
 
rainbow six siege oc SD.jpg


L’espansione va ad aggiungere: due nuovi operatori, nuovi oggetti estetici, una nuova mappa ed una modalità a tempo determinato. Una minaccia parassitaria ha colpito una cittadina del New Mexico, così Six è stata costretta ad aggiungere al team Rainbow due esperti in armi biologiche: Lion e Finka. Essi provengono da Francia e Russia, e si sono uniti alla squadra Rainbow per creare un'unità CBRN (unità fittizia del gioco) dotata dell'equipaggiamento e dell'esperienza necessari per neutralizzare le minacce biologiche. Per la prima volta, nei due anni di vita del titolo, è stata aggiunta una modalità ad ondate simil Left for Dead. Infatti Outbreak è una modalità cooperativa dove saremo chiamati ad affrontare gli abomini generati dall’infezione parassitaria. Detto ciò analizziamo i due nuovi operatori, per poi passare alla modalità Outbreak. Premetto che non citerò le biografie di Lion e Finka perché potete tranquillamente leggerle qui. Siccome siamo dei gentleman, partiamo da Finka.

Finka
 
recensione Rainbow Six siege Operazione chimera.jpg


Dott.ssa Lera Melikova, soldatessa dell’unita Spetsnaz.

Armi principali:
Fucile d’assalto Spear
Shotgun SASG-12
Mitragliarice pesante 6P41

Pistole:
PMM
GSH

Gadget:
Carica da irruzione
Granata stordente

Velocita: Media   Corazza: Media

Sicuramente, come arma principale, lo Spear è un must, poiché bilanciatissimo. Il rinculo non è mai eccessivo, i danni sono ottimi e soprattutto ha un bel rateo di fuoco, insomma è l’arma perfetta per ogni tipo di situazione. Il SAGS-12 è inutile dalla distanza, invece la mitragliatrice 6P41 è particolarmente difficile da usare per via dei tempi di ricarica lunghi e della poca precisione. Mentre nell’ambito delle pistole, la scelta ricade sulla GSH, una delle pistole più forti del gioco, dotata di un ampio caricatore e un ottimo rateo di fuoco, insomma l’ideale per destreggiarsi nelle situazioni in cui non si può ricaricare l’arma principale. I gadget selezionabili sono, le granate esplosive e le cariche da irruzione; la scelta dipende dai gusti. Arriviamo all’abilità principale di Finka: la scarica di adrenalina. Grazie ai nanobot da lei creati, la dottoressa Melikova, è in grado fornire una scarica di adrenalina ai suo compagni, quest’ultima porta i seguenti benefici: 20 punti di salute extra; riduzione del rinculo dell’arma del 45%, riduzione della velocita per mirare con l’ottica; riduzione della velocità di ricarica del 15%; permette di camminare il 40% più velocemente nel filo spinato, riduce gli effetti degli stordenti e delle accecanti del 50%, è se queste sono di Zofia o di Ela la riduzione e del 70%; ma l’effetto più eclatante è sicuramente la capacita di rianimare i compagni feriti (non funziona sulle trappole di Frost). Finka ha a disposizione, tre scariche di adrenalina per assalto. L’effetto di questa abilità può essere contrastato con: il drone Yokai di Echo, le mine GU di Lesion ed il jammer di Mute che impedisce l’attivazione. I nanobot, portano anche degli effetti negativi, per via dell’accelerazione del battito cardiaco derivante dall’adrenalina: Pulse individua da una distanza maggiore gli attaccanti sotto adrenalina, mentre le bombe di Smoke (per lo stesso motivo) infliggono più danni.

Lion
 
Recensione Rainbow six siege Operazione chimera2.jpg


Olivier Flament, esponente degli operatori francesi degli GIGN.

Armi principali:
V308
Fucile di precisione 417
SG-CQB

Armi secondarie:
Pistola P9
LFP586

Gadget
Claymore
Granata stordente

Velocità: Media  Corazza: Media

L’arma principale consigliata è il V308, per gli stessi motivi di Finka, parliamo di un arma molto equilibrata ed adatta a varie situazioni, mentre le altre scelte appaiono abbastanza inutili. Per ciò che concerne l’arma secondaria, il tutto dipende dalle vostre abitudini, anche se personalmente preferisco la P9 perché più maneggevole, ma come dicevo alla fin fine è una questione di gusti. Il dispositivo speciale di Lion è il drone EE-ONE-D, questi è in grado di scansionare la zona d’attacco, individuando i nemici in movimento, segnalandoli (come sagome rosse, visibili anche attraverso i muri) al gruppo di assalitori. Una volta utilizzato, i difensori riceveranno l’avviso di inizio scansione, da allora, si avranno pochi secondi (3 per essere esatti) per preparare delle contromisure, un apposito timer segnalerà la fine dell’analisi. Il fedele compagno di Lion percepisce i movimenti, per questo motivo, la contromisura migliore è restare immobili fino al termine della ricognizione del dronte, ovviamente si potrà muovere la visuale senza timore di essere scoperti, l’importante è restare fermi sul posto. Altro metodo per neutralizzare la scansione, è rimanere nell’area di azione dei Jammer di mute, questi infatti sono in grado di occultare i difensori dalla vista del drone. Consigli fondamentali per l’utilizzo del gadget di Lion sono: costringere i difensori a muoversi, non essere frettolosi e se giocate senza un team fisso cercare di coordinarsi un minimo con i compagni evitando utilizzi solo a proprio beneficio.


Outbreak
 
recensione rainbow six siege operazione chimera3.jpg


Questa è la nuovissima modalità introdotta con Operation Chimera. Ad un primo sguardo potrebbe sembrare la classica modalità ad ondate vista e rivista, ma c’è più di questo. Il tutto inizia a seguito dello schianto di una capsula spaziale in New Mexico, nei pressi della cittadina Truth or Consequence. Pochi giorni dopo l’intera città è stata infettata da un parassita alieno, che ha scatenato delle terribili mutazioni nella popolazione locale. Qui entra in gioco il team Rainbow, guidato sul campo da Ash, a loro spetterà il compito di porre fine all’infestazione prima che si espanda oltre la zona di quarantena creata. Questo è l’incipit che dà il via a Outbreak, ovviamente completando le tre missioni che compongono l’evento si porterà avanti la trama, inoltre nel menù dedicato a quest’ ultimo sono presenti dei video introduttivi. Outrbreak è una modalità coperativa, che coinvolge 3 giocatori, non sono utilizzabili tutti gli operatori del gioco, infatti il roster è composto da: Smoke, Ying, Buck, Kapkan, Ash, Doc, Tachanka, Glaz, Finka e Lion. Per poter utilizzare questi operatori dovete averli sbloccati precedentemente, quindi se non avete il season pass 3 non potrete usare Finka o Lion e così via. L’evento coperativo è composto da tre mappe (Resort, Ospedale e Discarica), ognuna delle quali è suddivisa in 2 fasi, al completamento della fase 1 si sbloccherà un checkpoint, che permetterà ai giocatori, in caso di morte, di riprendere dalla fase 2 senza dover ripetere l’intero livello (basterà votare continua per riprendere la missione). Non è possibile selezionare una specifica mappa, sui cui giocare, una volta avviato il matchmaking potreste capitare in una qualsiasi delle tre zone. Ciascun luogo ha degli specifici obbiettiva da portare a termine, che sono strettamente collegati con il proseguo della narrazione. Intendiamoci, non è uno storytelling alla Uncharted et simila, ma comunque non siamo ai livelli della lore di Dark Souls, diciamo che la narrazione di Outbreak, così come pure le meccaniche, sono vicinissime a Left For Dead. Grandi protagonisti sono anche le varie aberrazioni che saremo chiamati ad affrontare, nelle varie zone:

Grunt: è il nemico comune, poco sveglio, fa affidamento sul numero, dotato di corazza. È possibile aggirarli utilizzando armi silenziose per non innescare la mutazione che li corazza, ma comunque in determinate zone non potrete evitare lo scontro frontale. Una volta che vi avranno individuato vi inseguiranno senza tregua, fate attenzione.

Ariete: Delle vere e proprie bombe mobili, appena vi avranno individuato, vi si getteranno contro per farvi saltare in aria con loro. Sono in grado di distruggere qualsiasi barricata. Potete farli esplodere vicino ad altri nemici per coinvolgerli nell’esplosione.

Soppressore: Insieme all’Apex è il nemico più fastidioso del gioco, si muove costantemente e vi intrappola con delle specie di radici. Quando vi intrappola è estremamente vulnerabile, quello è il momento di colpire, inoltre, altro modo semplice di sbarazzarsene è far intrappolare un proprio compagno e portarsi alle spalle del soppressore per atterrarlo con l’attacco corpo a corpo.

Distruttori: Dei giganti corazzati, il cui punto debole è un apertura nelle corazza che hanno sul dorso. Anche qui c’è un modo semplicissimo per eliminarli: Mettetevi spalle al muro e con la pistola sparategli finchè non vi caricherà, spostatevi, il distruttore colpirà il muro restando stordito, a quel punto portatevi alle sue spalle, ripetete tre volte per ucciderlo.

Apex: Il capo di questi alieni parassiti, assomiglia ad un mago mostruoso. È il nemico più duro da affrontare ed è una vera e propria spugna da proiettili. Evoca ondate infinite di nemici dal suolo e spara delle sfere che sono in grado di eliminare il boost di Finka ed accecarvi. Non c’è un modo efficace per eliminarli.

2018-03-27 09.32.37.jpg

Su ciascuna delle tre mappe troveremo ognuno di questi nemici, anche se gli ultimi tre che ho elencato tendono a comparire in maniera alternata randomicamente. Outrbeak è stata una vera e propria sorpresa, è divertente, non annoia mai ma soprattutto giocata al livello massimo di difficoltà, offre una sfida che non è mai frustante e che porta il giocatore a migliorarsi chiedendosi come utilizzare al meglio gli operatori in quelle situazioni. Nonostante la somiglianza con Left for Dead, non sa mai di già visto grazie anche al sistema peculiare di gioco che ha Rainbow six, saggia è stata la scelta degli sviluppatori di velocizzare (solo in questa modalità) delle animazioni, per rendere il tutto più consono al tipo di gameplay che stiamo affrontando. Ovviamente se odiate i mostri e l’impostazione ad ondate, chiaro che Outbreak non vi conquisterà, ma se siete dei fan del genere o non avete pregiudiz,i beh avete trovato un ottimo passatempo. Vi ricordo che Outbreak è un evento a durata limitata e si concluderà il 3 Aprile 2018.

Tirando le somme di quanto detto, il terzo anno di Rainbow Six Siege è partito col botto, certo per valutare la bontà del season pass tre bisogna attendere gli altri contenuti che lo compongono, ma l’inizio così positivo ci fa ben sperare per il futuro. Due operatori azzeccatissimi e una modalità estremamente divertente sono il benvenuto di Ubisoft alla terza stagione di Rainbow Six Siege. Bisogna vedere come la scena professionistica reagirà a Finka, perché ha le potenzialità per rompere il gioco. Inoltre sarebbe bello vedere altri eventi sulla riga di Outbreak.