In tutto il mondo dell’intrattenimento, che si parli di cinema, fumetti, musica o videogiochi, non è raro che nascano generi particolari o mode bizzarre, soprattutto quando l’origine del fenomeno è esterna al proprio paese; gli esempi sarebbero tantissimi, dai B-movie americani che stupiscono e divertono per la loro assurdità (mai sentito parlare di The Room?), ai manga che nel loro grandissimo numero si sono trovati a esplorare mondi e idee sempre più assurde. Per quanto assistere alla nascita di questi fenomeni possa essere un qualcosa di normale, all’ordine del giorno, alla fine sono davvero pochi quelli che riescono davvero a lasciare un segno, portando alla creazione di altri prodotti ad essi legati o ispirati.
 
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Il mondo dei mecha appartiene senza dubbio a questa categoria, non a caso infatti il suo fascino in Giappone continua imperterrito e a dimostrarlo troviamo tanti titoli e prodotti dedicati. Per quanto da noi manchi un po’ quella presa così forte, la magia degli intrepidi piloti a bordo dei loro robot è riuscita a fare breccia nel cuore degli italiani da generazioni e fra i molti nomi che hanno reso grande il genere, da noi come in tutto il mondo, quello di Mobile Suit Gundam è senza ombra di dubbio il più noto. Quale momento migliore quindi, con l’uscita di un titolo celebrativo come New Gundam Breaker alle porte, per dare uno sguardo a cosa il robot bianco ha proposto nel corso degli anni?

Mobile Suit Gundam, con la sua storica prima serie, ha portato nel mondo dei mecha delle tematiche più intricate e atmosfere più forti. Al centro delle vicende non c’erano più potenti robot che salvano la Terra dagli alieni cattivi, bensì un conflitto intergalattico fra due fazioni umane, sia nel senso di ‘razza’ che, soprattutto, per indole e comportamenti. Un’impostazione del genere al giorno d’oggi può apparire scontata, ma ad inizio anni ’80 e con quasi 20 anni di animazione alle spalle in cui il fulcro era il super robot, decidere di abbandonare tutto questo per proporre qualcosa di più ‘politico’ non dev’essere stata una scelta semplice.
 
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Ecco così presentata una storia di guerra dove innocenti ragazzini vengono coinvolti in qualcosa di più grande di loro, una situazione che li costringe a crescere più velocemente e a compiere azioni e scelte che mai avrebbero voluto, finendo per diventare soldati non per difendere la Terra, ma solo per proteggere le loro stesse vite. Dall’altra parte invece Zeon combatte per i propri ideali, per dare agli abitanti dello spazio gli stessi diritti di cui godono gli abitanti della Terra, o almeno questa è la loro facciata...

Forte di questo contesto suggestivo, all’interno del quale bene e male si mischiano fino a donare alla serie una forte tinta grigia che permea vicende, sviluppi e personaggi, un messaggio riecheggia episodio dopo episodio, rivelando in modo atipico una verità nota: gli orrori della guerra. I danni e le ingiustizie dei conflitti infatti vengono messi in risalto mostrando come ogni successo in realtà sia apparente, poiché la vittoria in battaglia non porta a nulla di positivo, anzi, più ci si addentra nella guerra più tutto ciò che ne viene toccato si contamina, rovinandosi e danneggiando tutto e tutti coloro che ne prendono parte.
 
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I sequel diretti della prima serie, Mobile Suit Gundam Z e Mobile Suit Gundam ZZ, riprenderanno pressoché le stesse tematiche, compreso il mistero dei New-Type, ovvero un nuovo stadio dell’umanità, ma con orientamenti differenti. In Gundam Z la Federazione terrestre, forte della vittoria sui propri nemici, consoliderà il proprio potere fino a diventare lei stessa l'opprimente forza che, anni prima, aveva riconosciuto nella famiglia Zabi e in Zeon Zum Deikun. Le tematiche riguardo le nefandezze della guerra scemano in favore dell'eroismo bellico; i protagonisti non combatteranno più (solo) per difendere la propria vita, ma bensì per una giusta causa e tale impostazione esalterà le azioni di ognuno di loro, rendendo le scelte e i sacrifici più epici e meno drammatici.
Da notare inoltre la non troppo velata critica ai "giovani d'oggi", il protagonista Kamille Bidan infatti incarnerà quella generazione di impazienti e boriosi ragazzini che, senza dare troppo peso alle conseguenze, agiscono, reagiscono e pretendono senza rendersi conto del contesto in cui sono immersi. Sempre meglio della generazione Shinji Ikari...

Mobile Suit Gundam comunque non è solo Universal Century, tanti universi alternativi e spin-off arricchiscono la serie portando contesti e tematiche radicalmente diverse. Serie come Gundam Wings, Gundam 00 o Iron-Blooded Orphan, tanto per citarne alcune, spostano l'attenzione dalle complicate guerre su vasta scala, in un certo senso più realistiche e truci (per quanto pilotare dei robot umanoidi possa essere considerato realistico…), a conflitti di ideali più settoriali, puri ed emozionali. Giovani piloti, oppressi da una società egoista o da un contesto ingiusto, si fanno carico dei propri pesi e lottano per superarli, crescendo mentre tentano di migliorare il mondo, cercando di plasmarlo nel modo che le loro vicissitudini li hanno portati a pensare fosse il migliore.
 

Altre ancora si concentrano su aspetti marginali della guerra, come la colonia di frontiera del tenerissimo War in the Pocket, dove una vicenda marginale di un conflitto molto più grande finisce per sconvolgere completamente la vita di un bambino. Come non citare poi l'assurdo Mobile Fighters G Gundam, dove il noto cliche del Torneo di Arti Marziali viene applicato ai piloti di Mobile Suit! Gli esperimenti tuttavia non si fermano solo nel mix di generi e nelle variazioni delle formule, l’evoluzione si protrae anche nel mecha-design con sempre più artisti chiamati a dare sfogo alla propria fantasia, portando alla nascita di Mobile Suit molto diversi, ma con uno stile unico e riconoscibile.

La qualità del design dei Mobile Suit è da sempre stato parte dell’attrattiva della serie, non a caso infatti persino nella prima serie tanti episodi vennero aggiunti non tanto per portare avanti la storia quanto per poter far comparire nuovi robot da vendere successivamente nei negozi di modellini, e a riprova di ciò troviamo la serie spin-off sui Gunpla e la sua controparte videoludica Gundam Breaker che, volendo, si potrebbero un po’ paragonare al Super Smash Bros di Gundam poiché tanti Mobile Suit da serie diverse si incontrano e, proprio come in Melee…si usano i giocattoli!
 
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A differenza del tecnico e profondo Mobile Suit Gundam Versus che, temprando il proprio gameplay nelle sale giochi giapponesi, propone ai giocatori un solido sistema di gioco accompagnato da una folta rosa di personaggi fra cui scegliere per sfidarsi in frenetiche battaglie 2 contro 2, Gundam Breaker si pone in modo più tranquillo. Il forte spirito competitivo della serie Vs viene sostituito dalle infinite possibilità di personalizzazione offerte, i fan potranno infatti sbizzarrirsi nel creare e assemblare i propri Gunpla, utilizzando parti e armi dei Mobile Suit più famosi provenienti da moltissime serie differenti.

Sperimentare assemblando i propri Mobile Suit giocattolo sarà una gioia per i fan di lunga data, i quali potranno dare il meglio di sè inventando e mixando i propri stili preferiti, e un ottimo modo per i neofiti per prendere confidenza con i design che hanno reso Gundam così iconico e riconosibile; il tutto senza venire sommersi da valanghe di lore e informazioni su mondi e personaggi.
 

Le serie dedicate a Mobile Suit Gundam sono davvero moltissime e ci sarebbe molto altra da aggiungere, ma alla fine la verità è che, per quanto la grande varietà non faccia che rendere le storie di Gundam estremamente affascinanti, allo stesso tempo possono apparire difficili da digerire nel complesso poiché pensate per target molto diversi.
 
Che voi siate fan di lunga data del robot bianco, che lo abbiate sempre snobbato perché "le serie mecha non fanno per me" o se semplicemente non vi siete mai interessati, provate a buttarvi negli universi iniziati (e in parte rinnegati...) da Yoshiyuki Tomino perché Mobile Suit Gundam è come i libri: ce ne sono troppi per non trovarne uno che vi piace!

Infine, vi consigliamo di rimanere sintonizzati sulle pagine di Gamerclick e Animeclick, abbiamo in serbo per voi una gradita sorpresa.