Ieri Google ha annunciato il servizio di cloud gaming Stadia, molti aspetti sono ancora ignoti ma Phil Harrison ha svelato qualche dettaglio in più.
 

I ragazzi di Kotaku hanno avuto modo di intervistare Phil Harrison, vice presidente e general manager di Google a capo del progetto Stadia, e non si sono lasciati sfuggire l'opportunità di scoprire nuove informazioni sul servizio annunciato ieri. Dalla conferenza di ieri abbiamo appreso le basi di Stadia, al momento però i requisiti necessari per il suo funzionamento non sono stati svelati, Harrison però ha svelato che la larghezza di banda minima consigliata da Google per giocare in 1080p a 60 frame è 25 megabit, dai tanti test fatti con Project Stream si è visto che il servizio potrà funzionare anche con connessioni inferiori ma la raccomandazione è di non scendere sotto questo dato. Il valore necessario è sorprendentemente alto se si pensa che PlayStation Now, che però esegue uno streaming a 720p, richiede minimo 5 megabit, Stadia però pare fare i miracoli invece se si vorrà salire di risoluzione arrivando al 4K, in questo caso la richiesta sale ad appena 30 megabit. Nessuna paura però per chi non dovesse raggiungere il valore minimo raccomandato, i giocatori con le connessioni più lente potranno comunque sfruttare Stadia ma dovranno accontentarsi di una risoluzione più bassa.
Come sappiamo, Stadia sarà disponibile anche sulle tv, al lancio del servizio per poter giocare su questi dispositivi sarà però necessaria una Google Chromecast, a questa poi andrà collegato lo Stadia controller che sarà l'unico dispositivo di input supportato. Discorso diverso invece in ambito pc, qui non sarà necessario l'apposito controller ma si potrà usare quello usb che si vuole.
Purtroppo Phil Harrison non ha svelato nulla invece sul costo, all'esplicita domanda ha rimandato i dettagli all'estate senza chiarire se dovremo attenderci questo tipo di annuncio all'E3 di Los Angeles, che si svolgerà dall'11 al 13 giugno, o in qualche altra occasione.