I rumor secondo cui sarebbero in arrivo altri due modelli di Nintendo Switch entro quest’anno continuano a infiammare la rete.
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La notizia non è stata ufficializzata da Nintendo che comunque aveva già affermato che non avrebbe anticipato nulla durante l’E3 2019 che si è appena concluso.
L'ultimo rumor riguarda una notizia riportata in questi giorni dal Wall Street Journal che afferma che Nintendo avrebbe deciso di spostare la produzione dell'attuale modello e delle due nuove console nel Sud Est Asiatico anziché in Cina.
Questo dipenderebbe dal fatto che i prodotti di elettronica fabbricati in Cina avrebbero una tassa sulle importazioni aumentati del 25% per la decisione dell'amministrazione Trump e che inciderebbe sui prezzi delle console, ma anche di smartphone e computer.
Mantenere le produzoni in Cina comporterebbe un aumento dei prezzi delle console di Nintendo, Sony e Microsoft principalmente perché le aziende trasmettono i prezzi ai consumatori. L’alternativa sarebbe quella di non far influire la tassa sulle importazioni sui prezzi delle console ma ciò non è gradito alle aziende. Se la tassa del 25% sulle importazioni per le console negli Stati Uniti entrasse davvero in vigore avrebbe delle ripercussioni sul denaro che le società guadagnerebbero sulla vendita delle console, che sono già ridotte al minimo per rendere concorrenziale i propri prodotti.
Per ora Nintendo non ha né confermato e né smentito la notizia.
Ciò che è sicuro e che nei prossimi mesi è prevista l'uscita di numerosi nuovi software tra cui The Witcher 3 per Nintendo Switch e un sequel di The Legend Of Zelda: Breath of The Wild.
Per la lista competa dei titoli presentati potete cliccare su questo link.
La notizia non è stata ufficializzata da Nintendo che comunque aveva già affermato che non avrebbe anticipato nulla durante l’E3 2019 che si è appena concluso.
L'ultimo rumor riguarda una notizia riportata in questi giorni dal Wall Street Journal che afferma che Nintendo avrebbe deciso di spostare la produzione dell'attuale modello e delle due nuove console nel Sud Est Asiatico anziché in Cina.
Questo dipenderebbe dal fatto che i prodotti di elettronica fabbricati in Cina avrebbero una tassa sulle importazioni aumentati del 25% per la decisione dell'amministrazione Trump e che inciderebbe sui prezzi delle console, ma anche di smartphone e computer.
Mantenere le produzoni in Cina comporterebbe un aumento dei prezzi delle console di Nintendo, Sony e Microsoft principalmente perché le aziende trasmettono i prezzi ai consumatori. L’alternativa sarebbe quella di non far influire la tassa sulle importazioni sui prezzi delle console ma ciò non è gradito alle aziende. Se la tassa del 25% sulle importazioni per le console negli Stati Uniti entrasse davvero in vigore avrebbe delle ripercussioni sul denaro che le società guadagnerebbero sulla vendita delle console, che sono già ridotte al minimo per rendere concorrenziale i propri prodotti.
Per ora Nintendo non ha né confermato e né smentito la notizia.
Ciò che è sicuro e che nei prossimi mesi è prevista l'uscita di numerosi nuovi software tra cui The Witcher 3 per Nintendo Switch e un sequel di The Legend Of Zelda: Breath of The Wild.
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