Nei videogiochi il termine GDR viene spesso usato a sproposito, alle volte viene quasi il dubbio che per essere un RPG ad un gioco servano solo delle statistiche coinvolte e dei livelli da incrementare. Sebbene le statistiche siano una quantificazione efficace e chiara di quelle che potrebbero essere le peculiarità di un individuo, in un Gioco di Ruolo non sono poi così essenziali. Quel Role Play non indica la possibilità di avere una nostra controparte fantastica fede all'originale né tanto meno un nostro eventuale avatar dei sogni, la chiave del termine evoca una situazione ben diversa: mettersi nei panni del personaggio, giocare un certo ruolo all'interno di una avventura fantastica. L'interpretazione di questo concetto è stata interpretata in modo molto differente in occidente e in oriente: da una parte 'vestire i panni dell'eroe' significa avere totale libertà nelle sue scelte per plasmare l'avventura secondo l'indole del giocatore, dall'altra invece seguire un'avventura già scritta vivendola passo passo con il punto di vista dei protagonisti. Il tempo ha dimostrato che non esiste una risposta sbagliata tra le due, anzi, entrambe si sono rivela decisamente giuste!
 

Warhammer 40000 è la controparte fantascientifica della omonima serie fantasy nata dalle fucine di Games Workshop, entrambe le serie negli anni hanno riscosso un grande successo, tale da portarli ad espandersi ed evolversi raggiungendo persino media diversi da quello originale. Con una premessa del genere verrebbe da pensare che Warhammer vede i natali come gioco di ruolo cartaceo, ma la verità è ben diversa: la serie nasce come pseudo-gioco da tavolo dove due eserciti di miniature si affrontano su pittoreschi e variegati terreni tra tiri di dadi basati su armi usate, abilità, distanze prese con il righello, variazioni in base all'altezza, folla, paura e un altro tripudio di varianti che rendono il regolamento non proprio immediato ma decisamente strategico. Come dimostra la grande varietà di prodotti legati alla serie, nel tempo è stato soprattutto il peculiare universo a conquistare i giocatori e la sua impronta così unica e caratteristica rendono ad oggi i titoli targati Warhammer 40000 delle esperienze bizzarre capaci di spiazzare i veterani dei generi a cui si rifanno. Warhammer 40000: Battlesector è uno strategico a scacchiera a turni, moralmente molto vicino alle origini da miniature della serie e per questo un ottimo punto di ingresso per chiunque non abbia mai provato nulla.

Un tuffo nelle origini più profonde di Warhammer 40000: le battaglie con i modellini!

Warhammer 40000 presenta un futuro lontano lontano, così lontano che la stessa colonizzazione umana dello spazio ha raggiunto, superato e dimenticato il suo punto più alto lasciando l'umanità sparsa per la galassia, incapace di costruire nuovi oggetti tecnologici. I relitti lasciati da quel periodo d'oro vengono usati alla stregua di artefatti magici e un loro studio è considerato una grave forma di eresia, anche perché la magia esiste ed è guidata da divinità malvagie ed egoiste, delle vere e proprie forze della natura che agiscono manipolando la realtà su scale diverse e in modi spesso difficilmente comprensibili, ma che alcuni possono vagamente udire 'oltre il velo'. Si potrebbero spendere molte più parole nell'introduzione dell'universo Warhammer 40000, ma ciò che conta davvero è sapere che si tratta di un dark-scifi bellico con atmosfere estremamente particolari e uniche, tra fanatismo ed eccessi, approfondite da più media e da più punti di vista. Non è necessario conoscere nulla di quanto accaduto prima, dopo o durante gli eventi di Battlesector, anche perché il punto forte del gioco è dato più dal suo gameplay strategico che non dalla sua storia.
 
Warhammer 40000 Battlesetor recensione
 
Il sergente Carleon è un soldato potenziato e insieme alla sua truppa viene mandato sul pianeta Baal Secundus con la missione di ripulirlo dai Tirannidi, pericolosi alieni ostili, e restituirlo così al glorioso Imperium. Come ogni soldato dell'Imperium, Carleon vive per il suo dovere ed è pronto a dare la vita pur di non venire meno ai giuramenti, inoltre Baal Secundus è il suo pianeta natale e per questo è ancora più motivato nel liberarlo dalla minaccia, ma vi è un'ulteriore motivazione che lo rende davvero pronto a tutto: la vendetta. Baal Secundus è stato teatro di una tremenda guerra in cui i Tirannidi hanno massacrato i Blood Angels, nome in codice dei soldati potenziati di cui lo stesso Carleon fa parte, i quali hanno perso il conflitto e reso necessario l'invio dei rinforzi sul pianeta.

A dispetto di quello che potrebbe sembrare, non è il cameratismo a muovere Carleon, bensì l'onore dei potenziati il cui valore è stato messo in discussione dopo il precedente fallimento ed è quindi con questa salda determinazione che si reca sul pianeta. Durante l'avanzamento verso i punti più popolati da Tirannidi, Carleon entra in contatto con alcuni importanti membri dell'Imperium, sopravvissuti per puro cas... volontà divina dell'Imperatore e mossi da compiti ben più importanti delle 'semplici' spedizioni punitive. La missione di Carleon passa quindi in secondo piano rispetto a quelle degli altri ufficiali superiori che si uniscono alla sua truppa, rendendo l'avanzata su Baal Secundus sempre più pericolosa e vitale per la conquista del pianeta... e non solo.
 
Warhammer 40000 Battlesetor recensione

La storia di Battlesector, pur non mancando di colpi di scena, mantiene una struttura piuttosto lineare per il corso di tutte le circa venti lunghe missioni che la compongono, narrando gli eventi in modo piuttosto scarno e sbrigativo. Ogni missione è anticipata da una descrizione di poche righe e da un piccolo monologo del personaggio più alto in grado, ovvero colui che guida la truppa. I monologhi sono piuttosto interessanti perché palesano quello che è l'aspetto veramente affascinante delle produzioni di Warhammer 40000: quelle che vengono raccontate sono storie di guerra, guerra combattuta in prima linea da soldati addestrati e fedeli alla causa e non dai 'soliti' protagonisti pronti a diventare eroi che ribaltano un governo corrotto o ingiusto. La fede che i soldati nutrono nell'Imperium è paragonabile a quella religiosa ed è con la consapevolezza di chi sa che potrebbe morire a breve e diventare un martire che i personaggi si muovono all'interno del conflitto. Il connubio tra questa mentalità fanatica e i timori dell'ufficiale in comando sono un mix estremamente originale ed intrigante che vede nei monologhi una sua ottima espressione, rendendo palese lo spirito delle campagne di Warhammer 40000 e dando un assaggio al giocatore di quanto sia atipico questo universo.
 
Quello di Warhammer 40000 non è semplicemente un universo fantascientifico con insipidi conflitti tra uomini e alieni né tanto meno un'avvincente space opera dalla narrazione intricata che fonde drama, politica e amore. Sebbene la quantità di prodotti e storie ambientate nell'universo di Warhammer 40000 diano effettivamente vita ad una complessa storia la verità è che la continuity generale non è per nulla importante, difatti non è raro trovare dibattiti su cosa sia o non sia canon, palesando di conseguenza il poco interesse verso quello che è l'andamento globale della guerra (contro tutto e tutti), ma lasciando invece molta attenzione sui singoli conflitti sparsi per la galassia, espediente che ha permesso nel tempo di donare grande caratterizzazione a fazioni, razze e reggimenti più che a singoli personaggi o storie. Non è quindi importante localizzare la storia di Warhammer 40000: Battlesector in un qualche punto all'interno di una complessa continuity di giochi, libri, espansioni o altro ancora, l'importante è gustarsi una storia di guerra ambientata in universo ricco e sfaccettato che ha davvero tanto da offrire, sebbene in un modo vintage e lontano da ciò a cui si è abituati nei gdr.
 
Warhammer 40000 Battlesetor recensione
 
Il gameplay del gioco è quello di uno strategico a scacchiera dove le due fazioni in campo, generalmente Space Marines e Tirannidi, alternano il movimento delle proprie unità un turno alla volta. Ad una prima, e neanche troppo superficiale, occhiata Warhammer 40000: Battlesector potrebbe venire confuso con X-Com sicché le proprie unità si muovono in una grande mappa, per lo più oscura, forti del proprio arsenale da fuoco o da mischia dove fanno fuori gli avversari a colpi di attacchi diretti o overwatch. La base è effettivamente questa, ma le dinamiche sono abbastanza diverse e il risultato finale è molto lontano da X-Com. Le mappe di Warhammer 40000: Battlesector sono esageratamente più grandi e la zona oscura, ovvero le parti dove il giocatore e i personaggi non vedono, nascondono decisamente molti più nemici di quanti ci si potrebbe aspettare. L'azione strategica offerta dal gioco richiede una reale gestione tattica delle unità, soprattutto per quanto riguarda il loro posizionamento, e ciò da l'impressione di essere davvero all'interno di un campo di battaglia, attanagliati da una misteriosa forza nemica di cui non si conosce locazione e numero.

Gli attacchi potrebbero arrivare da ogni parte e la tentazione di tenere sempre delle truppe a coprire le spalle è forte, ma rimanere tutti concentrati in un punto non è sempre un vantaggio. Riuscire a capire quando dividersi e quando colpire insieme è fondamentale e la grande dimensione delle mappe unite alle loro strutture peculiari, così come tutte le abilità e peculiarità delle unità a disposizione rendono ogni turno una vera sfida, ma soprattutto un grandissimo stimolo per i fan di questo genere di giochi. Warhammer 40000: Battlesector è uno degli strategici più di strategia che il sottoscritto abbia mai giocato e questo non per una mera questione di difficoltà -aspetto che si farà sentire fin dalle prime missioni se non le si affronta nel modo giusto- ma proprio per la struttura stessa del battle system e delle missioni. Cercare di calcolare quanto distante sistemare il raggio d'azione delle proprie truppe nella fase di overwatch, ovvero l'azione preventiva che permette di attaccare nel turno dell'avversario le truppe nemiche che entrano nel raggio d'azione, unita al fatto che i nemici si annidano numerosi al di fuori del raggio visivo sono aspetti fondamentali che donano grande profondità al gameplay.
 
Warhammer 40000 Battlesetor recensione
 
Sono moltissimi i giochi che hanno fatto breccia nel cuore degli appassionati pur avendo limiti tecnici più o meno gravi, Warhammer 40000: Battlesector ha tutte le carte in regola per essere uno di questi. La grafica è abbastanza buona e la telecamera è ben calibrata al punto da rendere semplice seguire l'azione sul campo e gestire le truppe di conseguenza, inoltre nonostante il numero di personaggi a schermo non vi sono quasi mai rallentamenti ed è un piacere seguire lo sviluppo dell'azione che si evolve e si sposta in modo naturale per tutto il campo di battaglia. La natura da gioco su Pc di Warhammer 40000: Battlesector si rivela nel contorto layout di tasti su pad, il quale segue una logica tutta sua che richiederà un paio di missioni prima di entrare effettivamente nella testa del giocatore, giustamente abituato ad una gestione molto più intuitiva.

Nulla di grave comunque, una volta presa confidenza con le peculiari scelte di design si scoprirà con grande sorpresa che tale impostazione non è affatto male, anzi, è estremamente comoda e funzionale... sebbene faccia sorridere il fatto che alcune abilità, come ad esempio l'uso dei jetpack, debbano essere disattivate manualmente e non semplicemente deselezionando l'unità. Ultimo appunto, il gioco è stato testato nella sua versione Playstation 4 su Playstation 5 e le peculiarità dell'ultima console Sony non sono state sfruttate.
 
Warhammer 40000 Battlesetor recensione

Essendo il gioco dichiaratamente in versione Playstation 4 (e Xbox One) non è giusto fare una colpa del mancato utilizzo dei muscoli aggiuntivi offerti dalle nuove piattaforme, come ad esempio i caricamenti velocizzati, tuttavia bisogna ammettere che una volta abituatisi alla velocità curvatura è difficile tornare ad impulso... e se non l'avete capita, andate a vedere Star Trek, ignoranti!
 

GIUDIZIO FINALE

Chi conosce l'universo di Warhammer non potrà che sorridere ad ogni trofeo sbloccato e si sentirà subito a casa grazie ad abilità e truppe dallo stile a lui ben noto, ma Warhammer 40000: Battlesector non è affatto un titolo pensato esclusivamente per loro, anzi, è il gioco di strategia che tutti i fan del genere dovrebbero provare nonché un'ottima trasposizione del gioco originale con le miniature, cosa che lo rende involontariamente il punto di inizio perfetto a chi si vuole avvicinare allo spirito originale della serie. Battlesector conquisterà tutti i fan della strategia grazie al fatto che le tattiche che si possono mettere in gioco sono molteplici, permettendo quindi di dettare il flow dello scontro nel modo più congeniale al giocatore-stratega, il quale dovrà comunque sapersi adattare all'evolversi delle situazioni, all'obiettivo di turno e al terreno per riuscire a vincere senza vedere decimate le proprie fila.
L'ottimo gameplay rispecchia alla perfezione la tensione che l'universo di Warhammer 40000 ha sempre posto nei conflitti e dove la narrazione poco incisiva fallisce nel coinvolgere il giocatore nella missione su Baal Secundus, il sistema di gioco rimedia portando l'atmosfera tipica della serie sul campo. Il sapore crudo e spartano di Warhammer 40000 viene perfettamente evocata sul campo di battaglia grazie a mosse rischiose e scommesse che il giocatore è portato a compiere per portare a termine l'obiettivo, il tutto per un sano mix di adrenalina, paura e concentrazione che si trasformano in euforia una volta superata la missione.
Insomma, la giornata tipo dello Space Marine medio!

Gioco testato su Playstation 5.