In questi giorni si sta parlando tantissimo - ed a ragione, trattandosi di un recordo per il settore - dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft per arricchire gli Xbox Game Studios.

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Fermo restando che l'operazione dovrà passare il vaglio dell'antitrust (anche se non sembrerebbero esserci particolari condizioni ostative), Phil Spencer ha già cominciato a rilasciare dichiarazioni importanti, in particolare strizzando l'occhio alla concorrenza e rispondendo indirettamente alle dichiarazioni - un po' impaurite - dei vertici Sony. Mentre dal Giappone venivano registrate frasi di speranza nel fatto che Microsoft avrebbe rispettato gli accordi in essere con Activision, Spencer si preoccupava dopo poche ore di twittare questo:
 
"Abbiamo avuto una bella conversazione con Sony. Ho confermato loro l'intenzione di Microsoft di onorare tutti gli accordi esistenti ed il desiderio di Microsoft di mantenere Call of Duty su PlayStation. Sony è una parte importante del nostro settore e apprezziamo il nostro rapporto"

Chiaramente tutto questo vale per gli accordi attualmente esistenti, che dovrebbero perdurare fino al 2023, ma non è detto che l'intenzione di Microsoft sia quella di mantenere questa politica anche per capitoli e giochi futuri. Potrebbe essere, come accaduto con Bethesda, che tutte le nuove uscite ad oggi non ancora previste, andranno ad arricchire la già cospicua offerta dell'Xbox Game Pass, togliendo bacino di utenza a PlayStation e puntando ad assorbire una certa fetta di mercato nel numero di console vendute. Di sicuro l'impressione è che gli storici rapporti di forza che hanno sin dagli anni '90 regolato il mercato videoludico, sembrino destinati a cambiare in qualche modo.