Nel lontano 2014 l'ormai compianta Telltale decise di prendere il folle universo narrativo di Borderlands e raccontarne una storia alternativa dal punto di vista non di quattro supercacciatori dotati di poteri come eravamo abituati ma bensì di due comunissimi umani, la scelta fu un successo notevole ma dopo la dipartita della compagnia nessuno si aspettava sequel di alcun tipo, questo perlomeno fino a quando, durante la serata di apertura della GamesCom di quest'anno venne presentato a sorpresa New Tales from the Borderlands, un nuovo capitolo della serie stavolta totalmente in mano a Gearbox; con un rinnovato cast di protagonisti e la promessa di mantenere tutto ciò che c'era di buono nel primo titolo, sarà riuscita la compagnia a fare centro anche stavolta? Ve lo raccontiamo nella nostra recensione!
 
La nuova avventura narrativa di Gearbox porta con sé tantissimo umorismo

La trama di New Tales from the Borderlands ci vedrà controllare per ogni situazione uno dei tre diversi protagonisti: la dottoressa Anuradha Dhar (per gli amici Anu), una scienziata sulla quarantina al soldo di Rhys, il protagonista del primo capitolo ora CEO della Atlas Corporation, intenta a sviluppare una tecnologia per replicare i poteri delle sirene che tuttavia si sente fuori posto nel suo lavoro in quanto non crede nell'approccio violento; Octavio Wallace-Dhar (Otto per gli amici), fratello più giovane di Anu bloccato sul pianeta Prometea in seguito all'invasione della Maliwan che tenta di sopravvivere alla vita di tutti i giorni rubacchiando qua e là e facendosi aiutare dal suo amico robot killer L0U13; ed infine Fran Miscowicz, una donna di mezza età in riabilitazione dai suoi problemi di gestione della rabbia bloccata su una sedia a rotelle che cerca di tirare avanti dopo che un laser della Maliwan ha parzialmente distrutto il suo negozio di frozen yogurt nel quale lavorava anche il giovane Octavio.

Per quanto inizialmente ognuno sembra vivere la propria esistenza in maniera separata dagli altri, la situazione inizierà a precipitare quando la Tediore, marca competitrice della Atlas, invaderà la stazione spaziale di quest'ultima alla ricerca della chiave della Cripta in essa contenuta per poi dare il via ad una vera e propria invasione di massa del pianeta Prometea alla ricerca della mitica caverna ricolma di ricchezze, senza sapere che al suo interno sono contenute forze aliene che non andrebbero risvegliate; per evitare la distruzione del proprio pianeta ed ottenere vendetta contro le persone che gli hanno fatto un torto, i tre uniranno le proprie forze per arrivare al tesoro prima della Tediore, scacciare gli invasori dal proprio pianeta e riuscire a rimettere in piedi le loro vite ormai distrutte.
 
Il trio di personaggi si complementa in maniera eccellente e sicuramente tutti troveranno il proprio preferito

Il gameplay alla base di New Tales from the Borderlands è quanto di più semplice ci si possa aspettare da un'avventura grafica, passeremo infatti la maggior parte del tempo tra dialoghi a scelte multiple e quick-time events, tuttavia Gearbox ha voluto movimentare un po' le cose aggiungendo qualche novità interessante: la prima consiste in delle sezioni dove potremo controllare direttamente i personaggi alla ricerca di indizi ed oggetti interagibili nello scenario, tra cui casse piene di soldi proprio come nei titoli principali, ma soprattutto personaggi che ci forniranno nuove opzioni di dialogo nelle scene future e le mitiche statuette Vaultlanders, che costituiscono la seconda novità della produzione, in alcuni punti del gioco ci verrà infatti chiesto di giocare con queste statuette proprio come farebbero dei ragazzini con la loro action figure preferita, simulando una lotta tra le due premendo una sequenza di tasti per attaccare ed un'altra per schivare, ogni statuina sarà inoltre dotata di statistiche di attacco e difesa e soprattutto di un'abilità passiva che cambierà le carte in tavola, per quanto ciò non sia niente di fantascientifico a livello di strategia aggiunge sicuramente altri momenti divertenti alla produzione.
 
Esaminare a fondo lo scenario nelle sezioni aperte sarà fondamentale sia per trovare soldi e statuette sia per farsi due risate

Dal punto di vista tecnico non abbiamo davvero niente da ridire, per quanto l'engine sia lo stesso del capitolo precedente è stato aggiornato per risultare più moderno e ciò si vede soprattutto nelle espressioni dei personaggi che, per quanto si tratti di cel shading, risultano comunque ben definite; abbiamo inoltre apprezzato tutti i riferimenti alla cultura pop, che vanno da cose semplici come easter egg ad altri titoli, fino a temi un po' più caldi come la corsa all'ultimo modello nel campo della tecnologia o il lucro tramite siti per adulti aperto a chiunque (ndr. e sappiamo che voi sapete sicuramente a cosa ci stiamo riferendo), menzione d'onore poi va al cast di personaggi che si complementa in maniera egregia, con Anu che risulta essere tanto la più intelligente quanto la più pacifista, Octavio il più furbo e Fran quella che non esita a menare le mani nonostante la sua condizione.
Per portare a termine l'avventura saranno necessarie circa 10 ore, ma il titolo si mostra altamente rigiocabile in quanto l'intesa tra i vari membri del gruppo (consultabile comodamente dal menù principale) cambierà il finale ottenuto.
 
 
New Tales from the Borderlands è un altro centro perfetto da parte di Gearbox, che dopo il successo ottenuto a marzo con Tiny Tina's Wonderlands sforna un secondo capolavoro prima della fine dell'anno, sicuramente con le statuine Vaultlanders si sarebbe potuto osare di più per creare qualcosa di unico, ma a parte questo piccolo difetto la produzione rimane solida, con un umorismo dissacrante ed un cast di personaggi alla quale vi affezionerete inevitabilmente.