Nel corso degli anni il franchise del Signore degli Anelli ci ha saputo offrire diverse esperienze piacevoli e di un certo livello per quanto riguarda l'ambito videoludico, come ad esempio tra gli ultimi usciti La Terra di Mezzo: L'ombra di Mordor e La Terra di Mezzo: L'ombra della guerra. Due ottimi titoli, per cui vien da sé che ci si aspetti sempre il meglio per un videogioco e in generale per un opera tratta dall'immaginario di J. R. R. Tolkien. Le premesse quindi nei confronti di The Lord of the Rings: Gollum, titolo ad opera di Daedalic Entertainment, nonostante un protagonista atipico come Gollum, erano comunque piuttosto alte. L'obbiettivo che si era prefissato il team di sviluppo era quello di creare un titolo story-driven coinvolgente e convincente, che raccontasse la storia mai narrata di Gollum. Purtroppo le cose non sono andate come sperato e il team non ha saputo garantire la qualità che meritava un titolo di simile importanza. Nel corso di questa recensione analizzeremo dettagliatamente cosa non ha funzionato.
 
The Lord of the Rings: Gollum

Ambientato nel periodo che intercorre tra gli eventi dello Hobbit e del Signore degli Anelli: La Compagnia dell'Anello, il gioco si apre con Gollum rinchiuso nelle segrete del Palazzo degli Elfi di Thranduil, mentre viene interrogato da Gandalf il Grigio, al quale racconta le peripezie affrontate nelle terre di Mordor, alla ricerca dell'Unico Anello, rubatogli con l'inganno da Bilbo Baggins. Dagli anni di servitù presso il grande ragno Shelob, fino ai lunghi anni di prigionia trascorsi nella terribile Torre Oscura di Barad-dûr e alla sua successiva fuga dalla fortezza. Per evitare di farvi ulteriori spoiler ci fermiamo qui, ma vi anticipiamo solo che nel corso dell'avventura, oltre ai personaggi noti, farete anche la conoscenza di diversi personaggi inediti.
 
The Lord of the Rings: Gollum

Insomma, dalle premesse The Lord of the Rings: Gollum appare anche potenzialmente interessante sotto certi aspetti, se non fosse che a livello di scrittura e regia siamo ben lungi dalla qualità minima che ci si aspetterebbe da un titolo tratto dal Signore degli Anelli. Infatti il gioco si dimostra scialbo a cominciare proprio dal comparto narrativo, con una narrazione che inoltre poco si amalgama certe volte con le missioni affidateci dal titolo, facendo risultare quest'ultime quasi come un semplice riempitivo ai fini della longevità. Per quanto riguarda invece le fatidiche scelte che ci troveremo a dover compiere nel corso del gioco, purtroppo abbiamo l'ennesima delusione. Difatti tali scelte influenzano davvero poco lo svolgersi della storia, se non per un paio di scene prive di importanza. L'unica cosa vagamente interessante legata alle scelte è rappresentata dalla meccanica delle discussioni tra Gollum e Smeagol, dove, in base alla personalità con la quale ci schiereremo, ci troveremo a dover convincere l'uno o l'altro, tramite una serie di scelte multiple, a compiere una determinata azione. Senz'altro una bella idea, ma che viene irrimediabilmente compromessa dai difetti elencati prima. Nel complesso quindi il titolo risulta alquanto debole dal punto di vista narrativo, il che sorprende considerando il livello di scrittura dei titoli sviluppati in passato da Daedalic.
 
The Lord of the Rings: Gollum

Dal punto di vista della struttura di gioco Gollum si divide in 10 capitoli, dove sarete chiamati ad "esplorare" diverse ambientazioni e a completare - come detto in precedenza - varie missioni. L'esplorazione ad essere sinceri risulta piuttosto limitata dal momento che le varie aree sono spesso abbastanza lineari, anche se comunque non mancano i collezionabili da poter raccogliere. I due punti cardine del gameplay invece sono rappresentati dal parkour e dallo stealth. Le fasi di parkour sono piuttosto semplici, dal momento che le superfici dove è possibile arrampicarsi sono molto evidenti, ma non spiccano particolarmente per qualità. Senza considerare che il sistema di arrampicate è anche abbastanza lento e impreciso. C'è da segnalare inoltre che in certi casi non sempre funziona a dovere. Difatti c'è capitato diverse volte di cadere nel corso del gioco senza nessun apparente motivo. Neanche le fasi stealth spiccano particolarmente per qualità e nella maggior parte dei casi è possibile persino correre in mezzo ai nemici per poi ripararsi nell'ombra o sotto una copertura per non farsi catturare dai nemici, i quali per l'appunto dopo pochi secondi faranno ritorno alle loro posizioni originali come se nulla fosse, cosa che rende quasi totalmente inutile l'utilizzo dell'approccio furtivo, il che in un gioco che punta sullo stealth è piuttosto grave. Infine nel corso dell'avventura sono presenti alcune fasi in cui vi troverete a dover dare indicazioni ad altri personaggi. Purtroppo tali fasi risultano al limite del giocabile, con comandi mal calibrati e animazioni lente, che spesso vi faranno sfociare in game over. L'unico aspetto positivo è che per fortuna sono poche. Insomma, da come si può evincere Daedalic si è dimostrata del tutto incapace di costruire un impianto ludico che potesse risultare quantomeno godibile, adagiandosi su un impostazione di gioco noiosa, non al passo con i tempi e priva di guizzi interessanti.
 
The Lord of the Rings: Gollum

Per quel che riguarda il comparto tecnico di The Lord of the Rings: Gollum, forse l'aspetto peggiore di questa produzione, ci sono diverse cose da criticare. A cominciare dalla qualità delle texture, che sembrano provenire da un gioco vecchio di almeno due generazioni, passando ai modelli dei personaggi, per cui vale lo stesso discorso. Gli sviluppatori hanno persino implementato una modalità grafica con ray tracing, ma questo non migliora per niente il colpo d'occhio del titolo, oltre a far calare le performance già deficitarie del gioco. Come se ciò non bastasse ci si aggiunge anche la poca responsività dei comandi, non sempre immediati, cali di framerate nelle fasi più concitate e animazioni brutte ed innaturali per quanto riguarda i movimenti di Gollum e di altri personaggi. Il titolo inoltre è afflitto da tanti bug e glitch grafici, i quali certe volte impediscono anche di proseguire l'avventura. La colonna sonora invece, per quanto sia chiaramente ispirata alle sonorità di quella della saga cinematografica del Signore degli Anelli, risulta perlomeno orecchiabile e ben realizzata, pur non raggiungendo le stesse vette qualitative. Anche il doppiaggio risulta abbastanza derivativo dai film, soprattutto per quanto riguarda la buona interpretazione del doppiatore di Gollum, che in fase di registrazione dev'essersi evidentemente ispirato al Gollum cinematografico, per quanto ovviamente neanche in questo caso vengono raggiunte le stesse vette recitative e vocali dell'originale.
GIUDIZIO FINALE
In definitiva The Lord of the Rings: Gollum è un titolo a dir poco deludente e realizzato nel peggiore dei modi. A cominciare dal comparto narrativo, che non raggiunge il livello che si confà ad una produzione ambientata nel mondo di Arda. Senza considerare un impostazione di gioco noiosa, non al passo con i tempi e priva di guizzi interessanti. A questo va ad aggiungersi un comparto tecnico vecchio di ben due generazioni, con texture brutte, animazioni innaturali ed inguardabili, cali di framerate e numerosi bug e glitch. Purtroppo il team di Daedalic Entertainment non è riuscito a raggiungere gli obiettivi che si era prefissato, confezionando un titolo al di sotto delle aspettative e che difficilmente potrà essere migliorato più di tanto con future patch. Ci auguriamo perlomeno che il team di sviluppo impari dai propri errori e che il prossimo titolo del Signore degli Anelli in sviluppo presso Daedalic possa essere nettamente migliore.

Gioco testato su PlayStation 5.