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Okay, cercherò di spiegare la derivazione di questa sufficienza nella maniera più esauriente possibile.

Anzitutto, con il finale dell'anime non c'è paragone. Il finale dell'anime è più bello e introspettivo che mai, rispecchia a pieno gli intenti di Anno: passare oltre la trama, raccontandola quasi di sfuggita, per parlare della psicologia dei personaggi. Infatti, in questo caso, la trama altro non dovrebbe essere che un sottofondo profondamente legato agli avvenimenti interiori dei protagonisti.

Vabbè. Se Anno non produceva 'sta roba probabilmente qualche fan psicologicamente disturbato sarebbe presto stato accusato di tentato o riuscito omicidio nei confronti del sopracitato autore... per evitare siffatta disgrazia tanto valeva patpattare la stragrande maggioranza dei fan con la conclusione della trama principale, possibilmente evitando di intaccare il significato generale dell'anime. Altrimenti tutta la tiritera delle 26 puntate non avrebbe avuto senso.

Chissà se si è capito, non sono per niente d'accordo con chi dice che le ultime due puntate della serie originale siano da scartare. Al tempo stesso non ho trovato argomenti eccessivamente polemici nei confronti della versione del film: il messaggio e il significato sono quelli, il problema principale sono i personaggi. Sono eccessivi, la loro versione del film sembra l'auto-caricatura della versione dell'anime!
Unica nota da farsi verso l'argomento personaggi, poiché non del tutto negativa: Rei Ayanami è letteralmente la Beatrice del Paradiso della Divina Commedia. Prima era "solo" la donna angelicata di Shinji, con tutta la sua forte psicologia, adesso rappresenta in tutto e per tutto il simbolo del cammino verso la redenzione. Infatti il film non è parallelo all'anime, nonostante il messaggio sia il medesimo, accade qualcosa di fatto, che non è solo la risoluzione del dissidio interiore del protagonista.

Trovo l'opera in generale sminuita dal fatto che si sia prestata al giudizio dei fan, ma trovo anche ammirevole la mancata snaturazione del significato. Se considerassi solo queste ultime due righe, avrei anche dato un 7. Invece do la sufficienza, perché non vedo il motivo di esagerare tanto la caratterizzazione dei personaggi, fino a farli diventare quasi innaturali. Ne viene fuori un pasticcio contorto, non sembrano più umani come (almeno a me) lo sembravano nella serie: qua sembrano poco più che pseudo-umani, dall'essenza ambigua e ridondante, folle e sempre più irreale.
Per non parlare dell'eccesso di seghe mentali per ripetere gli stessi quattro concetti...

Agli appassionati di Eva: guardatevelo e vedete un po' che ne pensate.
Ai meno e non appassionati: lasciate pure perdere.