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9.0/10
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Era da molto tempo che volevo esprimere la mia opinione su quest'anime, finalmente trovo un po' di tempo per farlo.
Innanzitutto voglio precisare che il mio voto non è riferito all’intera saga ma soltanto a questa prima serie, non comprensiva dei 3 special e dell’After Story.
Che dire di Clannad? E’ un anime scolastico che parla della storia di Tomoya Okazaki e Nagisa Furukawa e di come nasca l’amore tra i due protagonisti. Fin qui tutto normale come in tanti anime.

Cosa rende Clannad speciale? In primis, come indica anche il titolo dell’anime, i rapporti interpersonali tra i vari protagonisti che si sentono parte di una grande famiglia (Clannad è riferito appunto a “facente parte di un clan”), cosa che a me è sempre piaciuta e che rende tale tipologia di anime tra i miei generi preferiti.
Come seconda cosa aggiungerei la profondità delle varie vicende, arricchita dalle numerose parti introspettive dei personaggi, che in più occasioni mi ha letteralmente commosso - e ancora non avevo visto l’After Story.

I protagonisti, poi, a mio parere sono fantastici, tutti con magnifici backgroud - il più bello tra tutti è quello di Kotomi - e trovo le vicende stupende (anche qui domina quella di Kotomi, la mia preferita in assoluto, nulla togliere a Fuko) con tratti a metà tra sovrannaturale ed esoterico, che condiscono la storia in modo superlativo.
I personaggi sono ben caratterizzati e resi in maniera sublime. Bellissimo è il rapporto di amicizia tra Okazaki e Sunohara, come scritto anche sopra, quando una storia parla anche di una forte amicizia tra due persone mi piace in particolar modo; bellissima è la parte di Fuko-chan, per me uno tra i più bei personaggi dell’opera.

Toccante, quasi strappalacrime, l’opera raggiunge il picco di gradevolezza con la parte di Kotomi, che ribadisco essere la mia parte preferita; nulla togliere a Tomoyo, a Ryou e a Kyou che, anche se personaggi secondari, sono comunque ben caratterizzati e quasi indispensabili per l’andamento della storia.
Una nota di rilievo va a Botan, l’animale domestico delle gemelle Fujibayashi, che con il suo Puhi Puhi riesce a alleggerire il carico di tensione che suscitano le parti drammatiche dell’anime.

Indubbiamente la Visual Art con questa serie si è sbizzarrita alla grande. Di gran lunga superiore ai precedenti Kanon ed Air (non che ci voglia molto a fare una serie migliore di Air secondo me) e oserei dire anche alla maggior parte degli anime che trattano questo argomento.