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9.0/10
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"Un'anima forte risiede in un corpo forte, e in una mente forte".

"Soul Eater" è un anime shounen tratto dal soggetto originale di Atsushi Ohkubo, prodotto da Square Enix e composto da 51 episodi di una durata di 24 minuti ciascuno. In Italia l'anime è stato acquistato da Dynit che lo ha doppiato e trasmesso tramite Rai 4 il giovedì sera in seconda serata.
"Soul Eater" gode di ottima popolarità ormai, tanto da stare alla pari con altri famosissimi anime. Il suo successo è dovuto alla grafica semplice ma bella, e alla storia appassionante. I personaggi sono caratterizzati in modo semplice quanto basta, infatti oltre al mestiere che fanno non sappiamo quasi niente di loro, e nemmeno il motivo della loro iscrizione alla Shibusen.

Il paese (Death City) è decisamente fuori dal mondo, e degli abitanti non abbiamo il minimo accenno, se non per qualche figura grigia che appare in una puntata su venti.
Ma allora, vi chiederete, perché "Soul Eater" ha tutto questo successo?
I personaggi, anche se caratterizzati semplicemente, riescono ad assumere forti valori nella storia, riescono a coinvolgerti come se fossi tra di loro.
I combattimenti sono semplici ma appassionanti, le ambientazioni forse sono quelle più "scadenti" non dal punto di vista grafico, ma da quello del loro soggetto. Sono infatti composte in maggior parte da deserti, luoghi scuri, foreste: cose semplici da disegnare!

Il mio voto è 9 perché "Soul Eater" tuttavia è riuscito anche a farmi piangere per rabbia e tristezza, e perché ci si affeziona tanto a Maka e ai suoi amici, e molte volte si riesce anche a ridere per le scene comiche inserite nel corso della storia, e anche per personaggi originali come Excalibur.
Non gli do 10 perché tra i difetti sopra elencati ci sono anche alcuni personaggi come Blair che riappaiono dopo diverse puntate in cui erano "spariti" e perché il finale fa presupporre una seconda serie, secondo me. Speriamo bene!