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Questo è il sequel del Re Leone, distribuito per l'home video. All'epoca della sua uscita ero una bambina e me ne innamorai, guardandolo fino allo sfinimento e imparando le battute e le canzoni a memoria. Vedendolo adesso non capisco appieno le ragioni di tanto fervore. E' sicuramente un prodotto di buona fattura rispetto a molti altri seguiti di altri celebri film Disney, ma non se ne sentiva troppo il bisogno: "Il Re Leone" si concludeva benissimo con l'ascesa di Simba, ma son gusti. Questo film parte appunto da dove il primo terminava: Simba e Nala hanno generato una figlia, Kiara, che come il padre è irrequieta e ribelle, ma non vuole assolutamente succedere al "trono" perché vuole vivere libera. Si inoltra in terre fuori confine dove il padre le aveva proibito di andare e incontra un leoncino, Kovu, con cui fa amicizia. Purtroppo il piccolo fa parte di un branco di leoni esiliati da Simba perché seguaci di Scar. La madre del cucciolo, Zira, vuole sfruttare Kovu per introdursi nel branco di Simba e farlo uccidere, ma poi avviene un imprevisto...
Se "Il re leone" s'ispira molto ad Amleto, in questo film si fa molto riferimento all'amore contrastato di Giulietta e Romeo, amore che supera ogni barriera. Diciamo che la trama non è il massimo dell'originalità, ma è godibile. I personaggi del 'vecchio cast' cambiano di ruolo, ed è interessante vedere Simba fare da paparino apprensivo, mentre Timon e Punbaa faticano come babysitter di Kiara, e Rafiki è ancora una guida spirituale. Kiara è simpatica e scanzonata, Kovu ha una buona maturazione caratteriale, anche se veloce. I nuovi personaggi secondari, praticamente solo i familiari di Kovu, sono ben sviluppati, ma il villain Zira è quasi una copia di Scar.
Tecnicamente il film è ben animato e colorato, anche se il design è più semplice rispetto al precedente titolo. Le canzoni sono molto orecchiabili e carine. Consigliato se siete stati appassionati de 'Il re leone'. Ai ragazzini delle nuove generazioni potrebbe non piacere.