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Ho visto il film, ho letto le varie recensioni e mi son fatto l'idea che praticamente solo in pochi si siano resi conto di dove, ancora una volta, gli autori e chi con loro, vogliano andare a parare. Escludendo le serie, tutti e tre i film sono, a mio avviso, dei trattati di sociologia un po alla Ursula K. Le Guin. E, come per i suoi libri, anche qui vi si trattano problematiche sociali attuali proiettate in probabili evoluzioni. Non credo che autori e produttori si aspettassero che chiunque le potesse individuare e comprendere e non hanno fatto nulla per spettacolarizzare il racconto dando azione e spiegazioni sillabate. Qui non vi sono protagonisti se non la reale prospettiva dell'ultra invecchiamento della società, dell'attaccamento morboso ed egoista alla sopravvivenza personale e alla cecità della società verso il futuro di se stessa. Fatto questo pippotto, devo dire che, in questo capitolo della saga, si incomincia a notare una più realistica umanità nei vari personaggi volta a chi gli è intorno. Cosa comune in un gruppo che collabora da lungo tempo e che, comunque, non si sente elitario. A mio giudizio questo capitolo lo trovo più maturo dei precedenti.