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8.0/10
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Quando ho saputo dell'esistenza di questa serie mi sono detto: "Devo vederla subito, a tutti i costi!", e così ho fatto. Tra l'altro Philip K. Dick (il cui celebre racconto "Rapporto di Minoranza" è servito da ispirazione per il setting dell'anime) è il mio autore di fantascienza preferito, e sentirlo citato da uno dei personaggi (l'antagonista Shogo Makishima) mi ha fatto godere, e non poco!

"Psycho Pass" è una serie che (almeno, dall'impressione che ne ho avuto io) parte un po' in sordina. Mi spiego meglio: dopo una prima puntata favolosa, che presenta a grandi linee il setting e i protagonisti, e in cui succede di tutto, le successive (fino all'ottava-nona) ingannano lo spettatore in quanto presentano casi investigativi fra loro isolati, senza alcun approfondimento e/o critica dell'affascinante mondo in cui l'anime è ambientato. Probabilmente una "lunga" premessa come questa era necessaria, in quanto è servita agli autori per delineare il carattere dei personaggi e le loro relazioni, oppure sono io che mi sono fatto troppe illusioni dopo aver visto la prima puntata (che parte in quarta), ma secondo me si poteva accorciare un po' e gestire meglio il tutto, andando al sodo un pochino prima; non che sia una cosa grave, intendiamoci, perché gli episodi non sono affatto noiosi e scorrono che è un piacere, solo che in generale si potrebbe recepire una falsa impressione di quelle che sono le potenzialità della serie.
E infatti, con l'entrata in scena dell'antagonista Shogo Makishima (gran personaggio), che avviene nelle puntate finali della prima parte, iniziano i fuochi d'artificio; il ritmo degli eventi impenna e finalmente si assiste a una critica (personificata proprio da Makishima) del Sybil System (il sistema che elabora i giudizi per ogni persona e misura il loro coefficiente di criminalità) e delle implicazioni che esso comporta. Come hanno fatto notare altri recensori, l'idea di fondo non è nulla di particolarmente originale, tuttavia è ben utilizzata e nelle puntate finali i colpi di scena non mancheranno. Approvato, almeno da questo punto di vista!

Passiamo ai personaggi. Shogo Makishima e Akane Tsunemori (la protagonista) valgono già da soli il prezzo della visione; in particolare la seconda è il personaggio che subisce l'evoluzione più marcata col passare degli episodi, e questo la fa apprezzare ancora di più. Il mio personaggio preferito, senza alcun dubbio!
Per tutti gli altri, purtroppo non sono sempre rose e fiori. Se per alcuni (Kogami su tutti) bene o male abbiamo una buona caratterizzazione (grazie anche al carisma e ad alcuni flashback), per altri invece si poteva fare di più. Mi riferisco in particolare all'ispettore Ginoza e agli altri esecutori, che potevano essere più approfonditi e coinvolti meglio nelle vicende (Masaoka, Yayoi), mentre in alcuni casi vengono relegati a semplici macchiette (Shion, Kagari).
Un'altra cosa che mi ha convinto solo in parte è il finale; senza fare spoiler, secondo me potevano essere più cattivi, e avrei preferito un epilogo differente per un determinato personaggio. Mentre invece gli autori hanno voluto mantenersi sul vago, penso per non scontentare i fan (chi ha visto probabilmente capirà a chi mi sto riferendo).
Tecnicamente nulla da dire, dopo tutto è pur sempre un anime della Production I.G., quindi la qualità è assicurata. In particolare il mondo futuristico è ricreato alla perfezione; all'inizio me lo aspettavo un po' più cupo (probabilmente perché "Blade Runner" rimane il modello di riferimento per ambientazioni del genere) ma va bene lo stesso così.
La colonna sonora è azzeccata ma nulla di memorabile, e ho apprezzato molto la sigla di chiusura della prima parte e quella di apertura della seconda.

Ricapitolando, "Psycho Pass" è un ottimo anime, merita assolutamente la visione; peccato per alcuni difetti (la parte iniziale, i personaggi sacrificati) che gli impediscono di ergersi a capolavoro. Il voto che inizialmente volevo dargli è 8.5, ma, dato che qui su AnimeClick.it non si può, lo arrotondo per difetto a 8, in quanto 9 significa già capolavoro, almeno per il sottoscritto.