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<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>

"Nanatsu no Taizai" (aka "The Seven Deadly Sins" / "I Sette Peccati Capitali") è la versione animata del manga scritto e disegnato da Nakaba Suzuki. Conoscevo il manga già da tempo (edito in Italia dalla Star Comics) e quando ho saputo che sarebbe stato realizzato l'anime ho fatto i salti di gioia, poiché considero questo manga una piccola perla di originalità nel panorama odierno. Fortunatamente l'anime non ha deluso le mie aspettative, vediamo perché!

Partiamo dalla trama.
Nel regno di Britannia i Cavalieri Sacri hanno preso il potere minacciando la pace e la tranquillità del popolo. Per questo motivo Elizabeth, terza figlia del re, parte per un viaggio alla ricerca dei Sette Peccati Capitali, un gruppo di potenti cavalieri dei quali si sono perse le tracce ormai da anni. Sui sette peccatori grava la pesante accusa di aver tentato di rovesciare il regno dieci anni prima. Tuttavia, ora che i Cavalieri Sacri hanno preso il potere con la forza, per la principessa i sette criminali rappresentano l'unica possibilità di poter riportare la pace nel suo regno.

Il punto di forza di questo anime è sicuramente il cast dei personaggi, tutti molto ben caratterizzati.
Meliodas è il protagonista e capitano dei Sette Peccati Capitali (peccato d'ira), dal passato ancora tutto da chiarire, burlone, ma allo stesso tempo forte, coraggioso e risoluto quando si tratta di combattere e proteggere le persone a cui tiene.
Ban, l'immortale (peccato d'avarizia), a prima vista può sembrare il solito personaggio menefreghista, dimostrerà poi di avere una grande capacità di amare: molto bella la sua storia d'amore con Elaine, fata e sorella di King, buffa e dolce la sua amicizia con Hawk, il maiale parlante mascotte del gruppo.
Diane, la gigantessa (peccato d'invidia), a dispetto delle sue dimensioni dimostra un carattere infantile, soprattutto quando si parla del capitano del quale è innamorata, ma saprà anche dimostrarsi forte, leale e coraggiosa.
King, il Re delle Fate (peccato d'accidia), è buffo, dolce e gentile specialmente nei confronti di Diane per la quale ha una cotta, ma anche risoluto nel campo di battaglia quando dovrà affrontare il suo migliore amico.
Elizabeth, la dolce principessa, è coraggiosa e sempre pronta a sacrificarsi per il bene degli altri. Ho molto apprezzato il personaggio di Elizabeth, che è fin da subito diventata la mia preferita, proprio perché si distingue dalle solite protagoniste femminili scialbe e macchiette che troviamo in molti shounen.
Al gruppo si aggiungono anche gli altri due peccatori, Gowther e Merlin (peccato di lussuria e peccato di gola), dei quali si sa ancora poco o perché introdotti negli episodi finali (Merlin) o perché non ne è stato ancora rivelato il passato e l'identità (Gowther).

Per quanto riguarda la parte tecnica, devo dire che lo studio A-1 Pictures ha fatto un lavoro distintamente buono. Molto bello il character design, caratterizzato da colori brillanti; ottimi gli sfondi e le ambientazioni. Per quanto riguarda le animazioni, queste si mantengono molto buone nell'arco iniziale e in quello finale. Purtroppo c'è un evidente peggioramento negli episodi centrali. Le OST sono eccellenti, si adattano perfettamente all'atmosfera dell'anime e anche le opening e le ending sono molto belle. Ho apprezzato davvero tanto il doppiaggio, che reputo una delle cose più riuscite dell'anime. Mi sono piaciuti in particolare Yuki Kaji nei panni di Meliodas, Jun Fukuyama (King) e Tatsuhisa Suzuki (Ban).

Se devo trovare dei difetti che mi hanno fatto storcere un po' il naso e che hanno fatto in modo che il mio voto si fermasse ad un 9 anziché arrivare al 10, queste sono le differenze con il manga. Capisco che nel momento della trasposizione in anime tagli e modifiche alla storia originale siano necessari, ma in questo caso le modifiche sono prive di utilità e vanno, a mio avviso, a peggiorare la trama.
Sono due i casi di differenze che non mi sono piaciuti. Innanzitutto il piccolo arco narrativo che introduce Gowther, che è stato totalmente riscritto, e davvero non ne comprendo il motivo, dato che le vicende come sono nel manga si adattavano perfettamente al numero di episodi che fanno parte di questo arco. Il secondo caso riguarda il finale, in particolare Elizabeth. Nell'anime, dopo che la principessa rivela il suo potere curativo, anche lei viene guarita da questo e le ferite riportate in battaglia spariscono. Nel manga non è così. Elizabeth non cura sé stessa e infatti, conclusa la battaglia finale, lei si ritrova in un letto ferita e priva di sensi. Merlin spiega infatti che il problema risiede nella mentalità della principessa: la sua empatia verso gli altri la previene dal curare sé stessa. Sarà poi grazie all'intervento di Meliodas che Elizabeth si risveglierà.

In conclusione, il mio voto finale è un 9, più che meritato. Ripeto, sarebbe stato un 10 se non fosse stato per le differenze con il manga e per le animazioni deludenti della parte centrale dell'anime. Lo reputo comunque uno dei migliori (se non il migliore) anime del 2014.
Lo consiglio a chi cerca uno shounen fresco e divertente, ma non privo di momenti toccanti e combattimenti entusiasmanti, mai banali. Speriamo, per il futuro, in una seconda serie: dopotutto i misteri non chiariti sono ancora molti e manca ancora l'ultimo peccatore.