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7.0/10
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Tratto da una visual novel, meglio definibile come il classico videogioco d'avventura con un'ambientazione in pieno stile anime e il cui sviluppo narrativo dipende dalle scelte effettuate nei panni del protagonista, "Clannad" soddisfa pienamente i requisiti di uno shojo a sfondo scolastico.
Il protagonista delle vicende di questa prima stagione è uno studente dell'ultimo anno che denota sin dal principio un particolare carattere, ma il tradizionale incontro fortuito del primo giorno di scuola lo costringerà da subito a mettere da parte il rancore e la rabbia causati da una serie di traumi attraversati in passato. La storia di uno degli anime più acclamati degli ultimi tempi, che procede parallelamente ad un racconto ambientato in un tempo apparentemente diverso dal nostro, ha inizio proprio da qui e si sviluppa in un susseguirsi di conoscenze e circostanze che cambieranno radicalmente la vita del soggetto principale e di tutti gli altri a lui legati.
Diversamente da quanto provato da molti, ho apprezzato particolarmente la cura e la sensibilità con cui vengono descritti i fatti di tutti i personaggi, alcuni peraltro davvero molto toccanti e non troppo distanti da alcune realtà attuali. L'intera visione, scandita da scenari ben disegnati e abbastanza dettagliati, oltre che ampliata da una bella colonna sonora, è risultata piuttosto piacevole e non ho avuto particolari difficoltà nel corso degli avvenimenti che scorrevano senza alcun problema.
Unica critica che mi permetto è quella relativa alla storia che diventerà il fulcro principale non solo di questa serie, ma anche di quella successiva: perché, dunque, non dare più importanza a ciò e mostrare l'evoluzione dei sentimenti del protagonista? Forse si doveva mantenere una certa contiguità con la rispettiva visual novel?
Complessivamente, reputo comunque "Clannad" un'opera dotata di un certo spessore, che alterna momenti di sconfinata leggerezza e ironia a momenti di grande riflessione e tristezza.