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Di film dalla trama incentrata su dei protagonisti che si ritrovano a forza in un videogioco mortale la cui unica possibilità di salvezza è quella di portarlo a termine, l'universo anime e manga ne è pieno.
Ovviamente non poteva mancare anche una tale avventura piena di misteri pure nella serie di Detective Conan.
Infatti, durante un ricevimento in cui sarebbe stato mostrato per la prima volta un gioco virtuale all'avanguardia creato da un piccolo genio dell'informatica Hiroki Sawada, morto tuttavia diversi anni prima, i nostri amici assistono all'immancabile delitto di routine e Conan decide di partecipare in prima persona al videogioco convinto che in esso vi sia la soluzione dell'omicidio.
Nel frattempo un'intelligenza artificiale si impossessa del sistema e ai vari partecipanti viene comunicato che l'unico modo per sopravvivere è il completamento di almeno una storia del gioco, pena la morte nel mondo reale.
Perciò i nostri amici si vedranno coinvolti nella Londra ai tempi di Jack lo Squartatore per tentare di fermarlo con l'aiuto di Sherlock Holmes!

Il film è abbastanza carino, il mistero ben fatto e il finale non del tutto scontato (a parte il vincitore), però risulta leggermente strano che in un gioco per ragazzini, Ran partecipi come unica persona della sua età. A mio parere se almeno in quest'occasione lei ne fosse rimasta fuori, forse sarebbe stato meglio. Ma Ran fa parte dei protagonisti e quindi bisogna sopportare un pochino la sua presenza.

In conclusione, per essere il sesto lungometraggio uscito nel 2002, la grafica è anche fin troppo buona, ottima per chi non apprezza molto quella nuova in cui alcuni particolari sono stati cambiati (il colore di capelli di Ai, i nasi di profilo... ecc.) e le nuove musiche abbastanza buone.
Perciò dai, un 7 come voto finale ci può stare tutto.