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4.0/10
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Alcuni hanno defiinito questo manga di soli due numeri sufficiente solo per la veste grafica, proprio perchè la trama è un concentrato di banalità ridotte all'osso con poco da raccontare. Con tutta sincerità, a me non piace assolutamente il tratto di Nihei. A volte trasmette sicuramente le emozioni che vorrebbe condividere coi lettori, ma nel più delle tavole mi pare incerto, uno stile confusionario e poco chiaro, talmente poco chiaro da crearmi una confusione visiva non di poco conto. Non ho ben capito se si tratta di questo o di altro (la cupezza generale di tutto il manga? Il modo in cui disegna i protagonisti?), ma tirando le somme il disegno mi piace poco. Nihei tenta di dipingere un futuristico cyperpunk scenario che tanto ricorda blade runner o simili, ma a mio parere manca di una certa precisione per rendere i tetri e metallici, cupi scenari al meglio. Se si fa il paragone con altri artisti che hanno a che fare con elementi architettonici futuristici o surreali, (vedi il grandissimo Ogure Ito in Air Gear, un vero e proprio tripudio per gli occhi, una goduria immensa poter ammirare le sue tavole tecniche e le sue prospettive distorte, che paiono venire fuori dal volumetto, precise a tal punto da sembrare vere), Nihei ne esce davvero sconfitto. Ma in ogni caso si sta parlando di grafica e idee per rendere qualcosa che non esiste, qualcosa che è e solo nella mente dell'autore, e che solo lui potrà mostrarlo al resto del mondo nel suo unico e inimitabile stile, peccato solo che questo stile non mi piaccia affatto.
Passando alla trama, le mie impressioni non migliorano affatto: in due volumi non si può ricavare molto, c'è poca carne al fuoco e il finale mi è parso insipido e abbastanza freddo.
Credo che sia un titolo consigliato solo a chi ama questo autore, perchè tirando le somme non è davvero niente di speciale, anzi, non credo ripernderò più in mano Abara, neanche per dargli una sfogliata.