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9.0/10
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Ho avuto il piacere di leggere l'ultima edizione proposta in Italia di Devilman: la versione della D/visual in cinque volumi che secondo me è abbastanza buona. La prefazione è curata da Federico Colpi e vale la pena di leggerla.
Devilman è disegnato e scritto dal Go Nagai, un autore che molti oggi potrebbero non conoscere. E' un mangaka nato il 6/09/1945 ed è importante perchè ha creato Goldrake, Mazinga Z, Il Grande Mazinga, Jeeg, Cutie Honey, etc.

La storia di Devilman inizia con due amici: Akira Fudo e Ryo. Quest'ultimo svela che il padre durante le ricerche nelle rovine Maya scopre un manufatto sulla storia dei demoni. In base alle nozioni acquisite, egli viene a conoscenza che questi ultimi sono gli abitanti originari della terra prima dell'era della glaciazione, e che presto si muoveranno per riconquistare il loro antico territorio ora occupato dagli umani. L'unico modo per contrastarli efficacemente è attuare una fusione fra un essere umano e un demone attraverso un sabba, al fine di trasformarsi in un devilman, un essere con la forza di un corpo da diavolo con i relativi poteri e l'animo di un uomo; solo questa creatura può essere in grado di contrastare il ritorno dei demoni.

E' un manga molto violento e adulto nelle immagini e nelle tematiche, i disegni spesso sono semplici e grezzi al confronto delle opere odierne, nell'anno in cui fu pubblicato nel 1972 fu considerato rivoluzionario. Non è un'opera adatta ai bambini o alle persone particolarmente sensibili.
E' un manga notevole perchè analizza in modo spietato le caratteristiche negative degli esseri umani e come queste portino alla distruzione totale. Go Nagai non è un buonista, e neanche ottimista, semplicemente attraverso questo fumetto ci mostra di cosa è capace l'uomo se è preda di una paura assoluta, cieca. I demoni sono solo una scusa per dimostrare che l'uomo, dietro la sua parvenza di umanità, ha una ferocia e violenza assoluta, una capacità di distruzione che non trova alibi in quanto potenzialmente dotato della capacità di scegliere.
A mio parere Go Nagai, attraverso Devilman, mette in luce la capacità autodistruttiva della nostra specie, lacerata al suo interno da odio e rancore, discriminazioni e egoismi.
Devilman può avere altre interpretazioni o di carattere religioso o filosofico, non ha una sola unica chiave di lettura.
Io lo consiglio, non gli attribuisco il massimo dei voti in quanto il genere horror non è il mio preferito e un po' perchè nella sua spietatezza non lascia la possibilità all'uomo di non farsi sopraffare dal suo lato oscuro.
Molto interessante infine anche il ruolo di Ryo che, a suo modo, cerca di salvare Akira da una morta certa...