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Questa mini del sensei Fujisawa non può andare oltre la sufficienza: ottime idee sfruttate abbastanza male che ne fanno un lavoro per nulla eccellente. La storia, infatti, se nel primo volume coinvolge e incuriosisce, nel secondo peggiora e lascia allibiti per come si conclude.
Nel dettaglio abbiamo Kei Misaki, giornalista di un giornale di terza fascia dotata di poteri paranormali, che si troverà coinvolta inevitabilmente in alcune indagini del detective Nishima, tipo alquanto di mano pesante. I personaggi sono interessanti e ben integrati come duo; il loro passato andrebbe approfondito per un maggiore fascino sia loro che della storia, ed invece vi sono solo accenni da parte dell'autore. Ad esempio del perché lei sia in possesso di questa abilità visionaria delle anime e del come mai queste parlino a tratti, fornendo solo indizi mai chiari, o di lui nelle vesti di poliziotto alle prime armi, del quale vedremo solo una piccola parentesi del passato.
Aldilà di ciò la prima indagine, come detto in apertura, risulta interessante e rende il primo volume molto buono, con risvolti che fanno pensare ad una serie perlomeno di cinque numeri per i contenuti proposti. Nel secondo avremo invece un'indagine un po' più macabra e perversa, che non dà nulla in più a quanto era stato sviluppato ed infatti si arriva alle ultime dieci pagine con l'interrogativo di come Fujisawa possa in così poco spiegare i vari quesiti. Purtroppo il tutto sarà poco chiaro e per nulla soddisfacente, facendo precipitare la valutazione.
I disegni sono simili al tratto inconfondibile di G.T.O. pur non essendo i suoi suppongo ma di Kitagawa, quindi di buon livello comunque. Complessivamente quindi sarebbe un cinque e mezzo aggiustato per eccesso a sei: si poteva fare molto di più.