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Con questa recensione so di andare contro a molti detrattori della serie, ma procederò comunque con la mia critica. Ammetto da subito che ho trovato questa serie animata stupenda, e non solo per la notorietà di questo anime.

Per chiarire il mio entusiasmo, fornirò una brevissima ragione che mi ha spinto a seguire questa serie: grande fan di Hayao Miyazaki e soprattutto del suo lungometraggio d'esordio, "Nausicaa della Valle del Vento", non potevo non vedere una serie diretta dal suo collaboratore Hideaki Anno; a questo va aggiunto il mio apprezzamento per l'ultima opera di Miyazaki, "Si alza il vento", in cui il protagonista veniva doppiato dallo stesso Anno.
A rafforzare queste ragioni vi è la mia passione per storie che mescolano vari elementi filosofici e azione. In questo anime sono tutti presenti, quello che più mi ha colpito però è che la trama di questa serie è autobiografica, in quanto realizzata in un grave momento di crisi attraversato dallo stesso regista. Emblematico quindi il personaggio di Shinji, che trasmette tutto il carico doloroso che Anno si trovava ad affrontare. Ho letto inoltre che viene molto spesso rimproverato a questa serie di non avere una vera e propria trama (caso significativo, gli episodi 25 e 26, interi flussi di coscienza). Io ritengo invece che sin dall'inizio il progetto voleva portare avanti una storia in modo originale, senza realizzare il solito mecha in cui dei banali robot si trovassero a combattere contro dei banali mostri - senza dubbio all'epoca della realizzazione ne circolavano moltissimi. Portare avanti una storia incentrata sulla crescita psicologica del protagonista era senza dubbio meglio; geniale trovo poi realizzare un protagonista con il quale lo spettatore fatica a empatizzare (è decisamente apatico ed estremamente riluttante a rivestire il ruolo di eroe che gli viene affibbiato). Riusciti ottimamente tutti gli altri personaggi, con storie che trovo molto convincenti e molto pesanti dal punto di vista drammatico. Buono anche il mescolare scene umoristiche ai molti momenti freddi, drammatici e filosofici. Inserire poi tematiche religiose lo trovo anch'esso azzeccato, perché permette di strutturare la visione degli episodi su diversi livelli di interpretazione, quello standard, relativo al solo godere di battaglie ben realizzate con gli angeli, e il secondo più complesso, il leggere cosa ci sia veramente dietro tale combattimento e la reale natura dei nemici, aiutati da vari richiami filosofici e teologici.

Per quanto riguarda il design, lo trovo meraviglioso: è resa molto bene l'atmosfera apocalittica del pianeta e trovo anche ottima la realizzazione sia dei personaggi che dei robot. Ho gradito moltissimo anche le OST, che sottolineano in maniera efficace tutti i passaggi dell'anime. Arrivo ora al punto in cui farò il bastian contrario della situazione: ho gradito anche gli episodi 25 e 26 (molto criticati, tanto da sfociare nel primo lungometraggio di Evangelion, "The End of Evangelion"). La ragione del mio apprezzamento è dato dal fatto che non trovo che la storia sia stata mai stravolta (guardando con attenzione il pilota della serie, si nota come non sia mai enfatizzato l'elemento dell'azione, al contrario di quello psicologico che viene da subito messo in evidenza), per cui eliminare del tutto scene d'azione e concentrarsi solamente sul protagonista non è tradire la natura dell'anime. Certo, chi cerca una storia classica non la troverà qui, ma è un dato che secondo me viene già fornito in partenza. Non affermo comunque che il finale dell'anime sia strabiliante, di certo non lo è. Ammetto però che è coerente con il tipo di storia che si è deciso di portare avanti, sapendo inoltre che in qualsiasi momento potessero alienarsi il pubblico.

Conclusione: a patto che si intenda seguire una storia lenta ma si amino riferimenti filosofici e teologici e si sia disposti ad affrontarli per tutti i ventisei episodi, lo consiglio senz'altro, anche per il solo gusto di avere qualcosa di cui poter discutere (di temi ce ne sono a bizzeffe), ergo il mio voto non può che essere un 10 pieno, dato per motivi oggettivi (ne sono un fan, ma, se avessi trovato un solo elemento per denigrarlo, lo avrei fatto).