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"Rakudai Kishi no Cavalry" è un anime plagio che attinge fortemente da "Mahouka Koukou no Rettousei", senza tutti i concetti della magia, e da "Bleach", senza gli elementi spirituali. L'idiozia con cui il protagonista riesca a crearsi il gruppo di amici e i suoi discorsi motivazionali che sembrano usciti da un generatore guasto di testi dei Baci Perugina fanno risaltare la prevedibile e scontata componente ecchi, anche se da quel punto di vista non si intravedono idee originali neanche con il telescopio spaziale Hubble. Gli archi di presentazione non si discostano minimamente dai canoni già visti e rivisti decine di volte negli ultimi anni. Ci sono palesi errori di logica e coerenza: per citarne uno, il sistema del torneo scolastico per selezionare i partecipanti all'evento nazionale, oltre a essere folle, inefficiente e inefficace, prevederebbe la presenza di almeno sei milioni di studenti all'interno dell'accademia. I combattimenti presenti sono realizzati discretamente, ma un'errata contestualizzazione degli scontri fa perdere loro sia intensità che tensione.
Voto finale dell'anime: 3 secco. E' un anime consigliato alla visione solo da ubriachi o con amici, per essere presi in giro, o meglio ancora tutte e due le cose assieme.

Il mio lavoro di recensore sarebbe stato facilissimo, peccato poi siano arrivati gli ultimi due episodi della serie. In questi due episodi si decide di dare una trama e, contro ogni aspettativa, la trama regge. Non solo regge, è buona. Non è originalissima, ma si vede che l'autore non è solamente un sensei nell'arte del CTRL C e CTRL V. Le idee ci sono e sembrano promettenti, la capacità da parte della regia di sperimentare e non rendere "Rakudai Kishi no Cavalry" un ennesimo prodotto capace di finire nell'oblio degli anime senza una propria identità nel giro di cinque anni pure.

Per quanto scritto sopra, bisogna valutare l'anime per quello che si è dimostrato in questi dodici episodi. Un'anime con una trama che potenzialmente potrebbe essere ottima, ma che potrebbe anche rivelarsi un fiasco colossale nelle potenziali stagioni successive. L'autore non ha voluto creare un prodotto vuoto fine a sé stesso, nelle ultime due puntate si è capito che ha chiara nella sua mente una storia articolata; peccato solo che la quantità di materiale inutile e di fanservice nel mezzo abbiano rubato minuti (ore) necessarie a svolgere della storia. Bisogna premiare i risultati degli ultimi due episodi o la pigrizia, l'incapacità e l'inettitudine dei precedenti dieci episodi? Per questo motivo e a malincuore devo assegnare un cinque all'anime, con una viva speranza che un suo eventuale seguito abbia il coraggio di mantenersi sui binari degli ultimi episodi e non ritornare sugli stereotipi degli anime harem-ecchi.