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6.5/10
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Nel mondo di "WorldEnd" non esistono più umani. Le creature che popolano la Terra sono tutti esseri antropomorfi di varia natura: uomini-cane, uomini-rana, uomini-lucertola e così via. E non vivono nemmeno più in superficie, in quanto popolato da creature chiamate bestie che distruggono ogni cosa. Vivono in isole sospese in aria. Capita però che queste isole vengano attaccate dalle bestie. Le persone, per difendersi dall'attacco di tali creature, si servono di fate combattenti che hanno l'aspetto umano e sono le uniche in grado di brandire delle speciali armi per combattere le bestie. Il protagonista della storia è l'ultimo umano rimasto vivo che accetterà il particolare incarico di fare da custode alle fate combattenti.

Per quanto la trama fin da subito vuole apparire complessa e piena di misteri, in realtà quello che ci verrà mostrato sarà nient'altro che la storia d'amore che sboccerà tra il protagonista e la fata Chtholly. Nonostante i vari elementi fantastici, i misteri, il vasto mondo pieno di guerre, l'anime punterà l'attenzione sulla vita quotidiana delle fate nella casa in cui risiedono e sull'arrivo dell'umano Willem nelle loro vite. Ogni tanto in qualche puntata ci saranno delle missioni in cui le ragazze fate dovranno andare a combattere, dove il passato travagliato del protagonista tornerà a tormentarlo e, man mano che ci si avvicina agli episodi finali, i drammi esistenziali dei nostri eroi prenderanno sempre più forma, per prepararci poi al climax finale.

L'approccio che ha voluto prendere "WorldEnd" di base non mi dispiace, ovvero il voler concentrarsi più sugli elementi di vita quotidiana che sul lato avventuroso dell'anime. Anche se forse hanno voluto articolare eccessivamente la storia, hanno inserito qualche sotto-trama di troppo e vari misteri che resteranno in sospeso (magari hanno intenzione di farci una seconda serie). Inoltre nell'anime sono presenti molti dialoghi, anche lunghetti, che rischiano di appesantire la visione e mandare avanti la storia più con gli 'spiegoni' che con i fatti. Per fortuna un po' tutti i personaggi sono stati caratterizzati abbastanza bene, e nessun dialogo risulta particolarmente inutile, noioso o messo lì per allungare il brodo.
Un personaggio che mi è particolarmente piaciuto è l'umano Willem: finalmente un protagonista che non è il solito timido ragazzino impacciato, ma un uomo che sa il fatto suo, che sa come comportarsi in ogni occasione, anche se le sue esperienze negative passate lo portano ad essere più freddo e distaccato di quello che veramente è.

In definitiva, consiglierei la visione di "WorldEnd" a coloro a cui piacciono le storie d'amore ambientate in mondi fantastici (quelli a cui già non esalta questa premessa possono anche lasciar perdere). Certo, non porta davvero nulla di nuovo nel genere, però scorre veloce, non annoia, ha un'ottima colonna sonora e personaggi ben caratterizzati.