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"Lega no 13" è un manga di Takako Yamazaki, di cui sono stati pubblicati in Italia in primi due volumi. La storia è ambientata a Venezia alla fine del XVI secolo: Legare Salviati, detto Legare Strega, è il figlio ventunenne di un farmacista fiorentino trasferitosi molti anni prima nella città lagunare. Favorito dal suo aspetto attraente e dal suo viso angelico, incorniciato da una lunga chioma bionda, Legare ha molto successo con le donne. Si diletta inoltre d'alchimia, per mezzo della quale cerca di sintetizzare la pietra filosofale: il titolo fa infatti riferimento al tredicesimo elemento ricercato dal protagonista, che legandolo con gli altri produrrebbe la portentosa "pietra". Sono proprio queste ricerche che suscitano l'interesse del doge di Venezia, che fa in modo di tenere Legare in una dorata prigionia in un'ala del Palazzo Ducale in cambio della libertà di suo padre, arrestato per futili motivi.
I disegni sono realizzati con un tratto molto sottile e particolareggiato, dalle linee sinuose, che si potrebbe definire "barocco". Dal punto di vista dell'ambientazione storica, la resa della Venezia del Cinquecento, luogo di grandi traffici e di loschi intrighi, è molto affascinante, ma al lettore più smaliziato saltano agli occhi parecchie incongruenze storiche, in parte scusabili con la difficoltà da parte di un'autrice proveniente da un'altra cultura di documentarsi su tutti gli aspetti della vita, della politica e della cultura dell'epoca. Si poteva però chiedere un maggiore impegno almeno per i nomi dei personaggi, in gran parte assurdi: ad esempio, il padre fiorentino di Legare (e quando mai si è sentito qualcuno con questo nome?) si chiama Georg (come se fosse tedesco!), mentre un giovane mercante turco è chiamato Cristobal Colon (nome spagnolo di Cristoforo Colombo).
Il giudizio è limitato dal fatto che la pubblicazione è rimasta interrotta e non si può valutare l'evoluzione della vicenda e delle varie sottotrame di cui questa è composta.