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9.0/10
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Le cose son due, o quest'anime ti disgusta oppure arrivi ad adorarlo; io faccio parte del secondo gruppo.

Itou Makoto, il protagonista più insulso della storia degli anime, prova attrazione per una ragazza della sua scuola, Kotonoha Katsura, anch'essa infatuata di lui.
L'anime parte subito in quarta, in due puntate abbiamo due confessioni, due baci, triangolo amoroso e inizio della relazione tra i primi sopracitati. Andando avanti, altri personaggi vanno ad aggiungersi alla storia e quindi all'harem, ma ciò che sta per arrivare è un pugno nello stomaco. Bastano pochi episodi per far uscir fuori la vera natura del protagonista, un insensibile, maniaco pervertito ed egoista ragazzino alle prime prese con una relazione sessuale. Non voglio soffermarmi troppo sulle puntate, ma voglio subito andare al punto, al motivo per cui per me quest'anime è un vero e proprio capolavoro.

Molti lamentano la lentezza degli episodi, lamentano il fatto che non accada nulla nel mezzo delle vicende, ma per me è uno sbaglio bello e buono. In ogni puntata il protagonista subisce sempre più una trasformazione: se all'inizio può sembrare solo un piccolo pervertito, andando avanti sarà sempre più cinico, ai limiti della psicopatia.

Amo di quest'anime il suo realismo! Non prendiamoci in giro, tutti noi ragazzi abbiamo fatto (ovviamente chi ne ha avuto la possibilità) gli stessi errori e obbrobri di Itou, la differenza è che, quando io provavo rimorso nella vita reale, lui resta quasi impassibile, e bastano un paio di seni a offuscargli totalmente la mente, cosa tra l'altro comprensibile trattandosi di un ragazzino alle prese con le sue prime relazioni sessuali.
Mi duole dirlo, ma anche le reazioni delle ragazze legate all'harem sono realistiche, l'ho provato sulla mia pelle. Chi si lamenta che è impossibile che una ragazza, dopo esser stata trattata in quel modo, continui a desiderare quel tipo di persona, si sbaglia alla grande. A quell'età, ma soprattutto in un contesto scolastico, queste cose accadono.

Kotonoha Katsura, indubbia protagonista dell'anime, l'ho adorata per tutta la visione, volevo abbracciarla, dirle che tutto sarebbe andato per il verso giusto, farla ragionare, ma, ahimè, non esiste. Per tutto il tempo ho provato empatia nei suoi confronti, lei aveva ragione, lei è stata quella più ferita di tutte! E quando arrivi al finale, provi un senso di grazia e sollievo incredibile. Quando il protagonista comincia a provare un minimo di rimorso, quando smette di sembrare un apatico approfittatore, arriva la botta! No, spettatore, mi dispiace, non andrà come ti ho fatto sembrare, ma andrà proprio come tu desideri! Perché, diciamola tutta, chiunque ha desiderato quel finale!

Voglio terminare dicendo che i punti forti di quest'opera sono indubbiamente il realismo con cui vengono trattati i fatti e la diversità con cui viene narrata l'opera, sembrando inizialmente una semplice storia sentimentale e trasformandosi sempre di più in qualcosa di diverso e assurdo. Ma ciò che mi ha colpito di più sono state le sensazioni provate: per tutta la visione ho provato disgusto, empatia, tristezza, sollievo e tante altre emozioni mai provate con un altro anime, questo perché quest'opera è realistica.
Se non fosse stato per qualche forzatura o meglio esagerazione presente ai fini del fanservice e per qualche reazione un pochino esagerata, il mio sarebbe stato un 10.

Ovviamente non tutti la penseranno come me, quindi io suggerisco la visione perché potrete trovare due cose, o un capolavoro diverso dalle altre storie oppure l'anime più brutto che i vostri occhi abbiano mai dovuto sorbirsi. A voi la scelta.