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10.0/10
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Quando qualcosa ti emoziona, ti rende partecipe e ti dispiace perché finisce, allora significa che ha toccato le corde giuste e che ti lascerà qualcosa.
Questo è il caso di "Dororo", che mi ha davvero colpita intensamente. Cosa dire di questo anime? Mi è piaciuto semplicemente tutto.
La storia è un remake di un anime tratto dall'omonimo manga. Parla di una bambino, sacrificato ai demoni per il bene comune, che una volta diventato più grande va alla ricerca delle sue parti mancanti, recuperabili attraverso l'uccisione di demoni. Al suo fianco, Dororo lo aiuterà in questa ricerca. La durata è di ventiquattro episodi e presumo che non ci sia una seconda stagione.
In ogni episodio ci troviamo di fronte ad un'evoluzione, una crescita nei personaggi che li porta a confrontarsi, a dubitare, ad affrontare anche problematiche etiche ed esistenziali. Sullo sfondo la guerra, la fame, la sofferenza, ma anche l'amore, la tenacia, insomma la vita, che viene esposta così com'è, tutto senza filtri. E questo l'ho apprezzato, perché lascia tanti spunti di riflessione. Anche la riscoperta di cose che per i più possono apparire scontate, come ad esempio il tatto, l'olfatto, l'udito, tutto qui è fonte di scoperta e ti emoziona e ti fa anche pensare...
I due personaggi non puoi non amarli, non puoi non affezionarti e restare colpito dall'intensità che assumono dei semplici gesti, di quanto sentimento si portino dietro. Qui non ci sono delle "sviolinate" eccessive. Non servono. A volte il meno centra molto di più l'obiettivo dell'eccessivo. Secondo me, quindi, è stato fatto molto bene. Ci sono scene anche drammatiche costruite con delle scene davvero poetiche. Tutto è molto curato. I combattimenti, poi, sono davvero spettacolari. Anche la musica non è da meno. Sono rimasta incantata anche dalle sigle, soprattutto dalla prima apertura, bella nelle immagini, nella musica e nelle parole...
Insomma, un anime azzeccato a 360 gradi e per me non può essere che un 10.