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Terza, e probabilmente conclusiva, stagione dell'anime di "Bang Dream", ambientata durante il secondo anno delle superiori di Kasumi e compagne, seguito diretto della precedente dopo una prima stagione a sé stante, e vede come scenario una competizione tra band che culminerà con una finale da disputarsi al Budokan. Le band in gara si esibiranno al meglio delle loro possibilità per ottenere i voti necessari a raggiungere il tempio della musica giapponese, in un clima prevalentemente leggero ma a tratti anche concitato.

Questa parte si focalizza particolarmente sulle R.A.S., a cui si aggiunge l'ultimo membro e che, in seguito ad alcuni avvenimenti, raggiungono finalmente un livello di maturità superiore, iniziano a ragionare come collettivo e finiscono con lo stabilire un legame più intenso che mai tra di loro. Protagoniste come sempre, ma questa volta meno centrali, ci sono le Poppin Party, che fedeli alle proprie tradizioni e forti di un'amicizia ormai incondizionata continuano a produrre musica che faccia battere il cuore a chiunque la ascolti. Le Roselia, pur rimanendo più sullo sfondo rispetto alle altre, similmente che nella realtà mantengono una posizione privilegiata, mostrandosi concentrate sui loro obiettivi e maturando anch'esse dalle esperienze vissute.

La vera nota dolente di questa terza stagione è la marginalità del ruolo assegnato alle "non-band", ovvero a quei gruppi che esistono solo nel mondo di gioco e non nella realtà (Afterglow, Pastel Palettes e Hello Happy World!!) che mi fa un po' storcere il naso nonostante che la scelta si presenti complessivamente coerente con gli eventi di questa stagione.

L'anime nel complesso si dimostra all'altezza delle aspettative, dispiace molto che probabilmente non ci sarà un seguito, ma è una serie di nicchia che nonostante tratti temi non proprio innovativi riesce a conquistare con una spiccata creatività musicale e personaggi solo sulla carta banali: decisamente un brand che continuerò a seguire ancora a lungo.