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Strumming my pain with his fingers
Singing my life with his words
Killing me softly with his song
Killing me softly with his song

Un manhwa possiamo dire famoso in tutto il mondo, e sappiamo bene il motivo.
Yoonbum è un ragazzo gracilino e debole, non solo fisicamente ma anche mentalmente. Dalla mentalità innocente anche nonostante la leva militare, ha un'ossessione per Sangwoo, ragazzo popolare e dal bell'aspetto che aveva frequentato la stessa leva militare con lui. Da quel momento inizia a "stalkerarlo", tanto che riesce a entrare in casa sua dopo aver decifrato la password della porta vedendo semplicemente le sue impronte. Alla fine persino Sangwoo è malato quanto lui.
Rapimenti, stupri, rapine, terrorismo psicologico, omicidi.
Una storia carina e coccolosa per tutte le età, non c'è che dire.

Considerando la storia, mettere a confronto due persone mentalmente instabili, uno dal coltello facile e l'altro divenuto succube, rende il tutto più interessante e quasi sadico.
Dall'altra parte nascono sentimenti contrapposti per i due protagonisti: odio, tenerezza, anche amore. La nascita di queste emozioni portano alla continuazione immediata dell'opera, per soddisfare le necessità della persona. Una domanda tira l'altra, tutte che cercano risposte, e solamente leggendo e scavandosi la fossa quelle risposte verranno date. Il lettore si ritrova a pensare cosa potrebbe succedere ai due e si aspetta ovviamente lo scenario peggiore. Un vero e proprio circolo vizioso che non si blocca ai personaggi ma anche al lettore.

Gli appassionati di manga sono abituati a leggere i vari capitoli con disegni in bianco e nero, eppure quest'opera li presenta direttamente a colori. Non è una scelta a puro scopo estetico, ma a scopo esplicativo e pratico. I colori predominanti sono il nero, il verde scuro e il rosso acceso, colori che in un fumetto in bianco e nero non sarebbero saltati all'occhio. Tutto ciò è fatto sempre per dare impatto maggiore agli eventi e alle azioni dei personaggi, come se già non fosse abbastanza. No, il carico da novanta è la ciliegina sulla torta.
Il disegno è inconfondibile. Non c'è nulla da sottolineare, se non che sia ovviamente ben fatto. Appena si ha la casualità di vedere anche solo una sua vignetta, subito si pensa "Ecco, quello è il tratto di Koogi, punto".

Un capolavoro al di fuori della nostra concezione, che però non è alla portata di tutti. Il problema principale è le tematiche affrontate. Come ho scritto sopra, sono argomenti non facilmente digeribili, con la presenza di espressioni molto realistiche che possono risultare disturbanti al lettore più sensibile. Il titolo stesso dice tutto, "Killing Stalking", sicuramente non è un'opera con unicorni e fatine.
Un altro problema è il costo. La casa editrice J-POP ha avuto la grandiosa idea di portare questo mahnwa in Italia, tutt'ora in stampa. Il volume è molto grande e i disegni all'interno sono lucidi e vividi, impaginazione perfetta per un fumetto come questo. Ma proprio per questo motivo ogni volume si aggira verso i 10 euro, cifra abbastanza alta. Se il rapporto qualità prezzo è assolutamente indiscutibile, si tratta di un impegno molto grande e i portafogli ne risentiranno sicuramente (sono 3 serie composte da 3-4 volumi ciascuno).

Consigliatissimo a tutti gli appassionati del genere horror e yaoi.