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Premessa: non sono una fan dei reverse-harem.
Bene, detto ciò, devo confessare che questo anime mi ha piacevolmente sorpresa, anche se non è certo la definizione di capolavoro. La cosa più insolita (e anche quella che mi ha spinto ad iniziarlo) è certamente l'incipit: la nostra protagonista viene catapultata come la cattiva di turno nell’otome game che sta giocando e dovrà fare di tutto per evitare il finale tragico che la aspetta secondo quanto stabilito dalla storia. Finalmente qualcosa di diverso dal classico “ragazzina dolce e perfetta con la personalità di un’ameba che è completamente nelle mani dei maniaci/psicopatici/bad boy della situazione”!

Come già detto, questo genere non è il mio preferito, e quindi partivo prevenuta, ma nonostante tutto ogni volta ero curiosa di sapere cosa sarebbe successo, mi sono affezionata ai protagonisti (come si fa a non voler bene almeno un po’ a Catarina?) e mi è scappata pure qualche risata. Si tratta di una serie leggera e genuina accompagnata da disegni (a mio parere di profana) buoni così come le animazioni, e personaggi con un minimo di background che non guasta mai.
Ovviamente ci sono anche dei difetti: a volte la protagonista è un po’ troppo tonta anche per quello che è il suo personaggio e, soprattutto negli ultimi episodi, la storia comincia a farsi un po’ ridondante, ma, per quanto mi riguarda, rimane comunque molto meglio di altri anime dello stesso genere.

Quindi, che dire? Se avete a disposizione un pomeriggio o due e volete passare il tempo senza buttarvi in qualcosa di troppo impegnativo, dategli una possibilità.