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Se devo pensare a un anime che abbia tutte le caratteristiche di una serie robotica, pur senza presentare alcun robot, il mio pensiero corre immediatamente a "Supercar Gattiger". Questa, infatti, sotto l'aspetto "fanta-sportivo" (in fondo, la storia verte attorno a una sequenza di gare automobilistiche), nasconde una serie di cliché presi pari pari dalle serie di robottoni, in particolare quelli componibili. Il Gattiger è infatti una super-auto composta da cinque (numero tutt'altro che casuale) vetture più piccole che possono correre anche autonomamente, e che sfrutta una forma rivoluzionaria di energia solare scoperta da un geniale scienziato. Tra i piloti ci sono il figlio dello scienziato, il tipo più belloccio, quello più grasso, il bamboccio e la ragazza. Gli antagonisti sono i Demoni Neri, che non sono esseri soprannaturali, ma, più prosaicamente, gli esponenti di un'organizzazione criminale che vestono costumi molto appariscenti e che desiderano impadronirsi della fonte energetica del Gattiger, per ottenere il dominio sul mondo; partecipano anch'essi alle stesse competizioni automobilistiche del Gattiger con le loro macchine, e non si distinguono certo per lealtà sportiva.

Sotto l'aspetto tecnico, la grafica e le animazioni sono nella media per l'epoca. In Italia questa serie viene ricordata sia per la sigla sia per il merchandising (i modellini del Gattiger ebbero un grande successo, tanto da essere riprodotti in diverse versioni, di cui una inclusa in sacchetti di patatine), cosa che doveva essere stata pensata fin dai creatori dell'anime, dato che in una puntata i piloti del Gattiger, andando a visitare in ospedale un loro giovane tifoso, gli portano in regalo nientemeno che il modellino della loro super-auto!