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Avendo da poco terminato la seconda stagione di "The Promised Neverland" e avendo anche iniziato a recuperare il manga, credo sia arrivato il momento di scrivere la mia opinione su questo anime (e mi sto riferendo esclusivamente a questa prima stagione).

"The Promised Neverland" è ambientato in un grandissimo e accogliente orfanotrofio chiamato "Grace Field House", dove bambini numerati (sì, non fa presagire nulla di buono) di ogni età sono accuditi da Isabella, un'adulta che si prende cura di loro amorevolmente come farebbe una madre. I bambini in questione hanno a disposizione un grande cortile esterno, giocano, svolgono attività ricreative, mangiano tutti insieme come una grande famiglia, svolgono dei test quotidiani dove vengono classificati in base al loro quoziente intellettivo e... ho già detto che sono numerati? Insomma, a prima vista non sembra si tratti di un orfanotrofio completamente normale, anche perché, a quanto pare, ai bambini è severamente proibito oltrepassare i cancelli che circondano la struttura. Quando Emma e Norman avranno per caso la possibilità di vedere cosa li aspetta oltre i cancelli di Grace Field House, i protagonisti dovranno convivere con una terribile e angosciante verità. Questo è solo l'inizio della loro corsa verso la libertà.

L'anime è circondato da un alone di mistero, e per me è paragonabile a una stanza che si rimpicciolisce sempre di più, dalla quale bisogna evadere a tutti i costi prima di rimanerne soffocati. Emma, Norman e Ray saranno costretti ad affrontare numerose difficoltà per raggiungere il loro obiettivo, in una silenziosa battaglia con il nemico a colpi di strategie e raggiri, nuovi alleati e misteriosi traditori. Sono rimasta col fiato sospeso fino alla fine, e devo dire che il finale mi ha fatto venire i brividi per quanto fosse magnifico. Le emozioni che ho provato durante la visione dell'anime sono davvero molteplici, e descriverle a parole sarebbe un'impresa molto ardua.

Per quanto riguarda l'adattamento, l'ho trovato adeguato, e in dodici episodi vengono ben narrate le vicende dei primi cinque volumi del manga, arricchite da una stupenda colonna sonora.

In conclusione, si tratta di un anime ben riuscito e fortemente consigliato (la seconda stagione per me è tutt'altra storia).