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Nell’insegnare “c'è un vantaggio reciproco, perché gli uomini, mentre insegnano, imparano” (Seneca).

Parto da questo aforisma per descrivere l’anime “The Quintessential Quintuplets” (Le 5 gemelle per antonomasia) perché il tema centrale della prima serie di dodici episodi è rappresentato dal ruolo del protagonista, Futaro Uesugi, studente modello ma anche solitario, isolato dal resto dei compagni e amici, che per “sbarcare il lunario” anche per la sua famiglia, accetta l’incarico di essere l’insegnante privato di 5 gemelle coetanee e molto benestanti, appena trasferite nella scuola di Futaro da una scuola elitaria.

L’anime inizia con un “flashforward” sugli istanti preliminari al matrimonio, ambientato cinque anni dopo, di Futaro con una misteriosa ragazza che per le sembianze sembra proprio richiamare una delle gemelle... e tale prolessi fa intendere quello che sarà l’esito della storia con un interrogativo che al termine della serie lascerà ancora in dubbio: chi sarà la prescelta, visto che sono praticamente identiche?

La trama della prima serie è piuttosto semplice ed è tutta incentrata sul percorso che Futaro dovrà affrontare per aiutare le 5 ragazze, nessuna delle quali eccelle negli studi (eufemisticamente scrivendo...), a superare i vari test scolastici e quello di fine anno per essere promosse al terzo anno delle scuole superiori.

Attenzione: questa parte contiene spoiler!

Premetto subito che la prima serie non arriva alla fase degli esami di fine anno (inserita nella seconda serie) e si concentra non tanto sulle attività di vita strettamente scolastica quanto sulla vita dei sei protagonisti e in particolare sulla “titanica” impresa che Futaro deve compiere per farsi accettare come docente dalle gemelle e per convincere/motivare le riottose ragazze a impegnarsi negli studi per raggiungere l’obiettivo della promozione.

Da questo punto di vista le puntate della prima serie sono “azzecatissime” e piacevoli: c’è un buon approfondimento dei personaggi principali che vengono mostrati e svelati nelle loro interazioni, con un minimo di flash back e parentesi che cercano di spiegare alcuni aspetti della loro storia, con il coinvolgimento saltuario anche della famiglia di Futaro, la cui sorella si rivelerà determinante all’inizio affinché le gemelle si convincano ad accettarlo come docente privato.

Parto dall’introduzione alle gemelle. I loro nomi sono: Ichika, Nino, Miku, Yotsuba e Itsuki. I loro nomi, da quanto appreso da altre fonti, sembrano portare il significato dell’ordine di nascita. Le gemelle all'inizio della trama si opporranno, ciascuna a modo suo, a Futaro (tranne un paio, come cercherò di spiegare nel prosieguo della recensione). Le situazioni che si verranno a creare saranno un mix di comico, gag e anche di situazioni imbarazzanti, data l’avvenenza e la spigliatezza delle ragazze, che spesso sembrano un branco di cavalli al galoppo nella prateria, lasciando al povero Futaro il ruolo del “domatore” all’inseguimento.
Il contrasto tra i “caratterini” delle gemelle e l’indole compassata di Futaro è il “leitmotiv” della serie: è evidente come lui faccia veramente fatica a comprenderle e si rende sempre conto che spesso sbaglia l’approccio, i dialoghi, gli atteggiamenti perché in linea di massima “fa quasi sempre la cosa sbagliata nel momento sbagliato”. E’ evidente che le 5 gemelle, oltre ad aver bisogno di un “precettore”, necessitano anche e soprattutto di qualcuno che si interessi alla loro vita, alle loro aspirazioni e soprattutto hanno bisogno di una “guida” sempre presente che non solo indichi “la via” ma anche si ponga come limite alla loro “anarchia” e le tenga a bada anche con l’autorità per aiutarle a focalizzarsi sugli obiettivi importanti, visto che il padre (si vedrà nella puntata degli immancabili “fuochi di artificio” che sono orfane di madre da piccole) è praticamente sempre assente per impegni di lavoro (il solito tema tipico nipponico che gli adulti sono assolutamente impalpabili perché sempre dediti a qualcos’altro che non sia la famiglia).

Non a caso nelle prime puntate alcune gemelle (Ichika e Miku in primis) chiedono a Futaro il perché lui si interessi della loro vita anche extrascolastica e cerchi di capirle e di aiutarle ad affrontare anche delle semplici difficoltà quotidiane... E Futaro ci arriverà pian piano a capire come approcciare con loro dovendo utilizzare un metodo “personalizzato” per ciascuna di loro facendosi aiutare in primis dalla gemella più grande (Ichika) e poi anche dall’ultima (Itsuki), che si dimostrano anche quelle meno infantili (o più mature) nel comprendere le difficoltà di Futaro e a dargli alcune dritte per trovare la chiave per scardinare la diffidenza delle sorelle.

E così i primi 12 episodi scivolano via leggeri incentrati alla conquista della fiducia delle gemelle da parte di Futaro sulla preparazione ai test scolastici periodici, le vacanze estive di metà anno (con l’immancabile festival coi fuochi di artificio) e la gita scolastica in montagna in inverno. Con Futaro che invece di porsi con un docente vero e proprio, diventa il punto di riferimento delle 5 gemelle per quasi ogni situazione quotidiana. Proprio per questa necessità in primis Futaro evolve in positivo come personaggio: l’intelligenza, la sensibilità, la gentilezza e la determinazione che dovrà mettere per guadagnarsi piano piano la loro fiducia e il loro rispetto diventa il contrappasso nel passaggio dalla sua realtà adolescenziale di scolaro a quella adulta … Non è un caso che ho iniziato la recensione con l’aforisma di Seneca: sebbene lui sia uno studente modello, non è un grande comunicatore, nè “influencer” o motivatore, né un provetto insegnante. Ma insegnando, impara anche lui molto a livello personale...

Il comportamento delle gemelle, nelle interazioni con Futaro, rivelerà man mano il tratto distintivo dei loro caratteri: ed è proprio in questo aspetto che l’anime rivela la sua “originalità” rispetto ad una trama che incasellerebbe l’animazione (e il manga dal quale deriva) nel banale genere scolastico, rom-com, sentimentale e harem.

I personaggi sono molto ben delineati: Futaro, benché sembri il classico “secchione” (si usa ancora come termine?) dimostra l’acume di un fine stratega e un’umanità che nessuno a prima vista gli avrebbe riconosciuto, riuscendo a gestire cinque ragazze imprevedibili per portarle come gruppo verso il risultato sperato.
Ichika, la prima delle gemelle, è la più indipendente, riflessiva e in apparenza matura: dopo l’iniziale diffidenza è la gemella che cerca di aiutare Futaro nel conquistare le gemelle e a unirle sotto la sua guida nella missione di andare bene a scuola. E’ l’unica che “sfida” Futaro nel senso di costringerlo a convicerla che sia la persona giusta per lei e le sue sorelle ed è l’unica che comincia ad aprirsi e a confidarsi (vedi quando rivela a Futaro le sue aspirazioni alla carriera di attrice), iniziando a innamorarsi di Futaro e a scontrarsi in modo sempre più esplicito con Miku di cui aveva intuito i sentimenti...
Nino è un po’ la tsundere delle cinque gemelle. Con questa definizione anticipo un po’ l’evoluzione del personaggio nella seconda serie degli episodi. Nei primi 12 ha solo la missione di avversare Futaro nel suo compito (anche se lo salva dalle dimissioni imposte dall'inflessibile padre qualora le ragazze non avessero ottenuto la sufficienza in tutte le materie nel primo test). La sua presenza è utile soprattutto per creare le situazioni di tensione nel gruppo (alleandosi con Itsuki) anche se alla fine resta sola contro Futaro... E’ la gemella più “stilosa”, decisa e iperprotettiva verso le sorelle e forse per questo mal digerisce l’ingresso nella sua famiglia di Futaro.
Miku è l’imbranata, sognatrice, dolce, indecisa e ipersensibile del quintetto. Ha sempre un’espressione amorfa e vive nel suo mondo. Tuttavia è anche la prima che si invaghisce di Futaro anche se il suo approccio è quello classico degli anime: sguardi, incomprensioni, balbettamenti, imbarazzi, indecisioni... E Futaro che non capisce (o non vuole capire) tale situazione non fa altro che creare in lei ripensamenti, palpitazioni, equivoci, ecc.
Yotsuba è la più scarsa a scuola e per come è rappresentata sembra la meno femminile e carina delle 5 gemelle (si fa per dire, perché tutte e cinque sono disegnate in modo che è impossibile che non piacciano). E’ la più diretta, infantile, ottimista, entusiasta, attiva e sportiva: non a caso è quella che eccelle in qualsiasi disciplina sportiva in cui si cimenti...
Ma è anche (e stranamente) quella che si dichiara come la più scarsa nello studio e sembra non curarsi di ciò, facendola sembrare come poco sicura di sé e facilmente trascinabile e influenzabile. Tuttavia è l’unica che non creerà mai problemi a Futaro e lo seguirà in ogni attività proposta, appoggiandolo e supportandolo sempre e incondizionatamente senza tuttavia andare contro le sorelle ma, come una sorta di regista “occulta”, cercando sempre con positività a trascinarle e a spingerle verso di lui. Di sicuro a primo acchito sembra quella che piace di meno per la sua ingenuità e stupidaggine, ma alla fine il suo inguaribile ottimismo la porta sempre ad essere un punto di riferimento latente per tutti. Tali caratteristiche la rendono irresistibile soprattutto coi bambini (vedi la sorella di Futaro).
Infine Itsuki, l’ultima per nascita ma anche la prima che cerca di interagire con Futaro. Ha un carattere complesso che alterna momenti di profonda maturità e intelligenza ad altri di estrema cocciutaggine e orgoglio. Molto permalosa, basta una parola sbagliata per indisporla ma è anche la persona che per intelligenza, senso di responsabilità e dovere verso se stessa e le sue sorelle, fa un po’ da chioccia cercando di ergersi come guida nel superare le “difficoltà” che accadono ai protagonisti cercando sempre di mediare e trovare una soluzione. Insieme a Ichika è la gemella che cerca di guidare le altre ed è quella che dimostra di essere attenta non solo alle sue esigenze e necessità ma anche a quelle delle sorelle e del prossimo...

Il tema dell’amore (o meglio della simpatia che diventerà infatuazione vera e propria delle gemelle, prenderà man mano piede nel corso degli episodi e in questa prima serie di 12 episodi le prime che dimostreranno interesse nei confronti di Futaro sono: Miku, Yotsuba (anche se lo maschera molto bene - nella dichiarazione a Futaro afferma successivamente di aver scherzato - e resta sempre dietro le quinte) e Ichika. Ma in generale tutte (anche Nino e Itsuki) cominceranno a guardarlo con altri occhi man mano che lo conoscono...

L’anime, pur non ponendosi come un’opera di introspezione e innovazione nel genere, si dimostra già in questi primi 12 episodi piacevole, “simpatico” e “diverso” da altre opere simili nell’ambito rom-com, scolastico, slice of life destinato ad un pubblico di ragazzi. Ovviamente lo spettatore non troverà elementi per capire quale sarà la prescelta da Futaro per il matrimonio...

Il modo in cui viene sviluppato l'interazione tra il protagonista e le gemelle è piuttosto complesso e mai banale. Il fan-service è presente ma non in modo così preponderante come in altri anime. E’ innegabile che le gemelle rappresentano cinque modi diversi di interpretare la bellezza e la storia è un po’ “patinata” e simil-fiaba: non ci sono eventi/accadimenti dolorosi o drammatici e soprattutto non ci sono personaggi secondari rilevanti che interagendo con i protagonisti possano creare qualche deviazione della trama dall’unico filone narrativo della storia tra Futaro e le 5 gemelle. Mancano nella storia eventuali altri personaggi interessati alle gemelle (e viceversa) che potevano mettere ancora più pepe alla trama, mentre Futaro non sembra essere molto interessato alle gemelle se non come allieve e fonte di reddito...

I disegni sono fatti bene (inclusi i fondali) molto puliti ed essenziali, l’opening e l’ending sono adeguati al genere dell’anime.

Pertanto, è un’opera che va presa per quello che è e goduta senza particolari aspettative, apprezzandone i punti di forza.