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In un mondo dove le streghe e gli umani convivono pacificamente, senza che quest'ultimi lo sappiano, vive la piccola Ran, una streghetta di dieci anni che abita insieme al padre e al fratello maggiore in un quartiere di umani.
Ran, come tutti i bambini della sua età, vuole diventare grande il prima possibile, per poter fare quello che le pare e non ricevere ordini dagli adulti. Lei però può farlo davvero, mettendosi delle speciali scarpe da ginnastica magiche, può crescere fino a diventare un'adolescente. Per colpa di queste scarpe combinerà una sacco di guai e marachelle, tra le quali cercare di volare per poter raggiungere la madre nel villaggio degli stregoni, fino a cadere sull'attico del bello e dannato Otaro, ricchissimo quanto odioso e superficiale che si innamorerà all'istante di Ran, non conoscendo la sua vera età.

Questo manga ha la struttura dello slice of life dai toni comici, nonostante molte vicende siano autoconclusive, si vede chiaramente il percorso e la crescita di Ran nel proseguire dei volumi. Il finale mi ha sorpreso molto in positivo, anch’esso rispetto al resto del manga ha una sua maturazione nient’affatto scontata. I personaggi sono tutti ben riconoscibili e ben caratterizzati. Nel manga vengono presentati veramente tantissimi personaggi secondari che fanno da contorno alle vicende e non sono né lasciati a se stessi e neanche delle macchiette stereotipate come vedo spesso. Ho apprezzato tantissimo i disegni ricchissimi di dettagli, riescono a creare un’atmosfera magica e anche se nel manga viene usato molto spesso del fan-service, non l’ho trovato affatto fastidioso e fuori contesto, anzi mi ha sinceramente divertito.

Infine mi sento di consigliare questo manga un po’ a tutti perché nel corso dei volumi si toccano tanti temi diversi: la quotidianità, la magia, la comicità, l’amore, verso il finale anche l’azione e il lutto.