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“Cronache delle guerre demoniache” è un manga seinen a volume unico del maestro Go Nagai, che si presenta al lettore come una raccolta di sei storie brevi, ideate e scritte nell’arco di circa quarant’anni e che riprendono vecchi soggetti mai rilasciati al grande pubblico, o che si rifanno alla semplice quotidianità.

Queste storie, come è facilmente intuibile, attingono direttamente dal folkore giapponese. Dal Jashin, divinità portatrice di sventura, alle maschere tipiche della cultura nipponica in grado di prendere sembianze umane. Passando per il rituale del Namahage, festa tradizionale giapponese in cui gruppi di persone interpretano orde di Oni che fanno visita di casa in casa per scacciare il male e dare una lezione ai fannulloni, ottenendo come ricompensa cibo e alcolici. Arrivando ai kappa, creature del folklore giapponese ritenute protettrici di stagni e corsi d’acqua. Storie, nel loro insieme, semplici, ma dal grande pathos, che fanno comprendere al lettore la vastità di miti e figure di cui è pregna la cultura giapponese. Storie crude, dove lo spargimento di sangue fa da Leitmotiv, ma che ci regalano, il più delle volte, dei bellissimi lieto fini.

Il tutto amalgamato al suo inconfondibile tratto. Quel tratto sporco, che ho tanto amato in Devilman e che dà il meglio di sé nel momento in cui ad essere raffigurate sono scene di combattimento, ambientazioni tetre e copri femminili. Lo stesso tratto, che è stato di ispirazione per un altro immortale del fumetto giapponese, Kentaro Miura.

Ampiamente consigliato, a maggior ragione se siete fan dell’horror e del maestro Go Nagai e considerando il prezzo di 9,90 € che, per un volume che tocca quasi le trecento pagine, mi sembra più che onesto.